Powered By Blogger
Visualizzazione post con etichetta Natura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Natura. Mostra tutti i post

venerdì 25 luglio 2014

Vivere le emozioni: un dialogo aperto con noi stessi

Associazione Paradase
di Monica Maini
Psicologa Psicoterapeuta

Qualche mese fa' la mia collega, la dott.ssa Marilena Vettorello, Psicologa Psicoterapeuta, mi ha proposto di partecipare ad un'esperienza singolare organizzata dall' Associazione Paradase (località Chiappari - Ronco Scrivia GE) che ogni domenica nella bella stagione propone delle escursioni intorno al lago della Busalletta che si caratterizzano per due peculiarità: si cammina passo passo con gli asini e, al termine del pranzo al sacco, stando comodamente seduti sul prato, chi vuole partecipa alla discussione di un tema specifico affrontato da un professionista di svariati ambiti.

Motivata da quest'interessante iniziativa, ho proposto come argomento le emozioni, intitolando l' intervento "Vivere le emozioni: un dialogo aperto con noi stessi".

E' stata una scelta fatta di getto: negli anni, con  il mio lavoro ho avuto l'opportunità di capire quanto poco siamo consapevoli di ciò che proviamo e anche poco abituati a dare un nome alle nostre emozioni.

La fase di preparazione del mio discorso è stata lunga: volevo trasmettere quanto di prezioso ho acquisito con gli anni nel modo più autentico possibile...proprio per questo ho deciso di imbastire il discorso partendo dalla mia esperienza personale, dalle riflessioni che mi hanno aiutato a conoscermi meglio e a non aver timore di scoprire parti di me fino a quel momento sconosciute.
Uno tra i primi canali di comunicazione che ho cercato di ascoltare è stato il corpo. E' proprio per questo motivo che ho chiesto a Marilena se aveva voglia di aiutarmi ad esprimere questo concetto. Durante l'inaugurazione del Centro Eliodoro ho provato sulla mia pelle quanto le tecniche di consapevolezza da lei utilizzate fossero un ottimo mezzo per sentirsi, creando un ponte tra mente e corpo. Come sempre accade, Marilena ha accettato con entusiasmo ed è stata lei ad aprire il tema delle emozioni al Paradase. Tutti distesi sul prato senza un ordine preciso seguivano le sue istruzioni.

domenica 16 marzo 2014

Rilassiamoci e meditiamo col birdwatching


Il Biancone è un rapace migratore che sverna in Africa o India e torna in Europa con l’arrivo della primavera.

E proprio in questo periodo, in Liguria, abbiamo la possibilità di osservare il passaggio di questo bellissimo uccello attraverso i nostri cieli.

Da qualche anno, l'associazione Genovese “ROL” (Rete osservatori Liguri), organizza il censimento dei

bianconi che passano sui nostri cieli, sia in primavera che in autunno.
 
Quest'anno, il censimento di primavera, si svolge dal 10 al 26 marzo sulle alture di Voltri presso Costa Fagaglia.

Venerdì ho partecipato all'osservazione. In tutta la giornata abbiamo avvistato più di 100 bianconi.

Entusiasmante!

Fare birdwatching è molto rilassante, è un ottimo rimedio contro la depressione le tensioni.

martedì 14 febbraio 2012

Come si diventa vegetariani??

Sempre più persone si stanno avvicinando al vegetarianesimo.
Io ci penso da anni, vorrei fare il salto di qualità, non vorrei più mangiare carne.
Da tempo ho smesso innanzitutto di mangiare selvaggina e ho limitato la scelta di animali di cui nutrirmi: solo mucca, pollo, maiale e pesce.
Da 6 mesi a questa parte ho introdotto una nuova regola: non compro più carne.
La mangio solo se mi viene offerta, a casa dei miei, da amici, in mensa a scuola. 
Non riesco a cambiare abitudini di vita di punto in bianco, così, anche per raggiungere il mio ideale mi sono data delle regole.

Come invidio alcuni miei conoscenti che sono diventati vegetariani da un giorno all'altro, solo grazie alla propria coscienza!!

Ma come si diventa vegetariani?
C'è qualcosa da sapere del nostro cervello e di noi che ci può essere d'aiuto in questa scelta radicale?

lunedì 6 febbraio 2012

Gli ambienti naturali sono rigenerativi


In questi giorni di gran freddo sto evitando di uscire, non vado in centro da qualche giorno, rimango nel mio quartiere di periferia più possibile e mi sento così bene. 

Porto a spasso il cane in luoghi poco affollati e ricchi di verde (e neve!), e quando sono in casa passo molto tempo davanti alla finestra a contemplare i monti di fronte casa mia. 

Non so come farò ad andare in centro oggi....
si sta troppo bene immersi in questo ambiente silenzioso e ricco di natura!

Gli ambienti naturali non sono solo una delizia per gli occhi ma  sono un aiuto  per il benessere psicologico degli individui, spesso afflitto dalle forme più comuni di stress urbano, come il rumore, il traffico o l'affollamento.

Essi possono alleggerire menti sovraccariche di pensieri, offrire momenti di crescita personale o di fuga dal quotidiano, nonché migliorare l’umore e aumentare le sensazioni positive, come l’essere parte integrante dell’ecosistema.

Una branca della psicologia ambientale si occupa da diversi anni del rapporto uomo-natura, per scoprirne effetti e caratteristiche.

Sono state elaborate due principali spiegazioni alla preferenza che l'uomo ha per gli ambienti anturali.

venerdì 14 ottobre 2011

Psiche e piante. Il giardino come terapia per l'anima

C. Castelnovi "Pensieri da coltivare"
   
Tutto ciò che può accadere ad un giardino può accadere all’anima e alla psiche: 
troppa acqua, troppo poca, caldo, tempesta, morte, rinascita, guarigione.
Nel giardino ci esercitiamo a lasciar vivere e morire pensieri, idee, preferenze, desideri, e persino amori.


Piantiamo, strappiamo, seppelliamo, dissecchiamo semi, li seminiamo, li sosteniamo.
Il giardino è un esercizio di meditazione. 
Per capire quando è tempo per alcunchè di morire. 
In giardino si vede arrivare il tempo del godimento e quello della morte…” 
   (C. Pinkola Estés “Donne che corrono coi lupi”).



Amo coltivare le piante sul mio terrazzo. 
Le innaffio, le poto, le travaso, parlo con loro, passo del tempo a contemplarle....

Prendersi cura di fiori e piante è come prendersi cura di noi stessi.
Tutto ciò che può accadere a un giardino può accadere all’anima e alla psiche. 
Ogni giorno le piante hanno bisogno di essere accudite, così come il nostro giardino interiore ha bisogno di acqua, di nutrimento, che dobbiamo dare a noi stessi.
Nel prendermi cura delle mie piante mi rendo conto del ciclo della vita a cui tutti noi esseri viventi siamo soggetti. 

C'è un tempo per la fioritura e un tempo per la morte. 
E quando le mie azalee fioriscono sono entusiasta, così come accade quando è il ciclamino a mostrare la sua incantevole delicatezza e bellezza. In primavera queste piante muoiono, ed io ne soffro molto, porgo loro i miei saluti, e cerco di farmente una ragione.

Penso a me stessa, a quanto mi sento in forma, giovane e bella in primavera ed estate, ed invece in questo periodo sono ingrassata un pò, la sedentarietà alimenta la mia cellulite, mi sento pesante, triste e vorrei andare in letargo....ma so che è solo un momento, un periodo di un ciclo che si perpetua di anno in anno, formato da riposo e azione e poi ancora riposo....
...e ancora mi dico che anche se in estate il ciclamino sembra morto, io non smetto di dargli da bere, e faccio bene!
Infatti da 3 anni ormai porto pazienza in estate e mi godo la bellezza dei suoi fiori in inverno!
E così mi viene da pensare che non devo smettere di curarmi solo perchè sono in una fase di down energetico, e che questo momento è necessario, a volte si deve rallentare!

Nel mio terrazzo mi esercito a lasciar vivere e morire pensieri, idee, preferenze, desideri e perfino amori. 
Pianto, strappo, seppellisco, semino, sostengo i fusti esili.
Coltivare le mie piante è per me un enorme esercizio di meditazione.