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martedì 14 febbraio 2012

Come si diventa vegetariani??

Sempre più persone si stanno avvicinando al vegetarianesimo.
Io ci penso da anni, vorrei fare il salto di qualità, non vorrei più mangiare carne.
Da tempo ho smesso innanzitutto di mangiare selvaggina e ho limitato la scelta di animali di cui nutrirmi: solo mucca, pollo, maiale e pesce.
Da 6 mesi a questa parte ho introdotto una nuova regola: non compro più carne.
La mangio solo se mi viene offerta, a casa dei miei, da amici, in mensa a scuola. 
Non riesco a cambiare abitudini di vita di punto in bianco, così, anche per raggiungere il mio ideale mi sono data delle regole.

Come invidio alcuni miei conoscenti che sono diventati vegetariani da un giorno all'altro, solo grazie alla propria coscienza!!

Ma come si diventa vegetariani?
C'è qualcosa da sapere del nostro cervello e di noi che ci può essere d'aiuto in questa scelta radicale?


Prima di tutto lo si dovrebbe fare per proprie motivazioni e dopo una presa di coscienza dei problemi che il carnivorismo crea: enormi sprechi di cereali, usati nell’alimentazione animale; presenza nelle carni di sostanze potenzialmente pericolose, come gli ormoni o gli antibiotici; problemi alimentari di obesità, malattie cardiocircolatorie, tumori, ecc tra la gente, trascurando che gran parte della popolazione mondiale soffre la fame o comunque non può nutrirsi a sufficienza; problemi della sofferenza degli animali, che spesso è poco conosciuta e considerata dai consumatori in quanto poco si sa dell’allevamento, del trasporto, della macellazione, delle sperimentazioni a cui gli animali sono sottoposti; l'ambiente è oberato dai gas serra sprigionati dagli allevamenti.

Parlando di motivazioni, è importante fare attenzione a non strumentalizzare il vegetarianesimo. Mi rivolgo soprattutto ai giovanissimi, che fanno certe scelte magari per rimanere magri, nascondere un problema con il cibo o essere controcorrente....

Poi, oltre a chiederci se è giusto mangiare carne e pesce dobbiamo porci un'altra domanda: “sono veramente alimenti così essenziali e benefici?”.
Alcuni specialisti consigliano di non darsi risposte veloci ma di lasciare solo agire queste domande su di noi perchè ciò provoca la ricerca di risposte giuste nel cervello.


Il nostro emisfero destro è lento, ma percepisce obiettivamente e precisamente la realtà e cerca sempre soluzioni più creative e flessibili alle situazioni che ci troviamo davanti che sono sempre diverse una dall’altra.
La sofferenza per esempio, se forte non trova risposte nell’emisfero sinistro, che è veloce ma rigido e che attinge a schemi memorizzati in passato e li difende.
Non darsi risposte veloci permette all’emisfero destro di dare il suo apporto con la riflessione, l’intuizione, le immagini, le sensazioni, le emozioni, i sogni, che avvengono con tempi più lunghi e con calma e precedono le risposte più originali e profonde. 

Perciò chi vuole abbandonare la carne e il pesce dovrebbe prendere questo come un obiettivo da raggiungere con gradualità in quanto a seconda di quanto tempo e con quanta frequenza e piacere è stata assunta la carne dall’organismo ci si è abituati.
E poi non si dovrebbe abbandonare tutto in una volta per evitare problemi di salute dovuti a difficoltà di assorbire le sostanze di chi si ha bisogno da altri alimenti o anche problemi psicologici per staccarsi dai sapori abituali reprimendo i desideri.

Rispettare i propri tempi fisiologici di disintossicazione, abituazione e decondizionamento dell’organismo è imporatante anche perchè previene disturbi psicosomatici dovuti alla repressione che possono andare dall’ansia con eventuali manifestazioni somatiche, al dimagrimento, ai desideri compensatori di altre cose, al nervosismo, ecc. fino a carenze di minerali, vitamine, ecc. sostanze necessarie anche al sistema nervoso. 
Vanno acquisite quindi prima informazioni di base sulla fisiologia e l’alimentazione vegetariana anche minime per poter fare il passaggio partendo da ciò che riconosciamo già vero e approfondendo ciò che ci incuriosisce e che ci manca per non commettere errori.


Una volta diventati vegetariani bisogna affrontare altri problemi minori come per esempio le critiche gli sfottò dei carnivori......ma perchè certe persone non si fanno i fatti loro???


Julia Minson dell'Università Pennsylvania e Benôit Monin dell'Università di Stanford offrono una spiegazione su Social Psychological and Personality Science (vol.3, pag.200, 2012).

Chi mangia carne ha spesso l'impressione d'essere moralmente criticato dai vegetariani e di rappresentare un cattivo soggetto. Così, per difendere la propria immagine positiva reagisce ridicolizzando l'avversario.

I vegetariani sono moltissimi (8 milioni solo in Italia!), ma comunque una minoranza, la cui aspirazione morale esclude quella che è maggioritaria nella società, argomentano Minson e Monin. Il carnivoro si sente aggredito.
La cosa è dimostrata da due ricerche di Minson e Monin. 
I partecipanti ai loro esperimenti -tutti mangiatori di carne- dovevano indicare le parole che gli venivano in mente riguardo ai vegetariani. Quasi la metà del campione ha usato soprattutto termini negativi come "arroganti", "irritanti", "presuntuosi". 
In seguito gli psicologi li hanno invitati a esprimere una valutazione su come i vegetariani considerino i carnivori dal punto di vista etico. Coloro che in precedenza avevano espresso i pareri più negativi, si ritenevano disprezzati dai vegetariani in quanto mangiatori di carne. 
In un secondo esperimento gli psicologi hanno cambiato approccio, ma l'esito non si è discostato, anzi.
Anche gli psicologi attorno a Brock Bastian hanno dato conto, di recente, del motivo per cui chi mangia carne si sente implicitamente aggredito (Personality and Social Psychology Bulletin, online). Gli studiosi dell'Università di Queensland hanno esaminato le giustificazioni interiori delle persone che devono risolvere il "paradosso carne". Come mai l'uomo mangia con gusto la carne e nello stesso tempo ha simpatia e affetto per gli animali? In sostanza, perché la sua immaginazione separa l'animale dalla bistecca.
Bastian ha mostrato che a molta gente appare giustificato mangiare animali con delle capacità mentali giudicate scarse. Il guaio è che ci sono bestie, come il maiale, notoriamente furbe. Bastian ritiene che chi mangia la carne è in grado di rimuovere un fatto simile e di sentirsi comunque una brava persona quando addenta la cotoletta di maiale -a meno che non sieda accanto a un vegetariano con il suo sedano impanato. 

....dopo questo post non diventerò vegetariana...non subito....lascerò però che le cose lette e scritte si depositino in me, si sedimentino...e un bel giorno....addio carne!!



Fonte: http://consumatori.myblog.it, www.solaris.it, www.aduc.it, www.dica33.it, www.forumsalute.it
Foto: www.google.it/imgres

1 commento:

  1. Ah Ah!!Ho mangiato a maggio l'ultima bistecca di manzo!E' ufficiale, non mangio più carne!E' molto difficile, bisogna stare molto attenti allo strutto che si trova ovunque, nel pane, nei krakers, grissini, biscotti, piadine....e poi un'altra cosa, il cibo x cani senza carne è costosissimo e si trova solo su internet o da Natura sì!

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