tag:blogger.com,1999:blog-78525950093933794522024-03-14T15:17:49.462+01:00PsicologainreteArticoli, commenti, pensieri, ricerche, eventi e varie...Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.comBlogger58125tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-49657555326537309182020-02-26T13:25:00.003+01:002020-02-26T13:25:56.957+01:00Permaloso io??<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrGj2XML8_00Yp_9XlG6EVmJfr3DAxVQR_I6FXR_PgaVJShkQsD-V0c2zSKZHmNyWXZEHaOtQy6zP3LgnRQOynUKC9hvBgIs-soQeyIKgqR4hZmnnjcsxT3E4aMsVK9LAu7hYY2eFl/s1600/949389bb1143a0c0d261e728e0d947c9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1101" data-original-width="1021" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrGj2XML8_00Yp_9XlG6EVmJfr3DAxVQR_I6FXR_PgaVJShkQsD-V0c2zSKZHmNyWXZEHaOtQy6zP3LgnRQOynUKC9hvBgIs-soQeyIKgqR4hZmnnjcsxT3E4aMsVK9LAu7hYY2eFl/s320/949389bb1143a0c0d261e728e0d947c9.jpg" width="296" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-size: large;">“<b>Chi non conosce la risata è suscettibile di
conoscere la sofferenza, </b></span><span style="font-size: large;"><b>che è di gran lunga più complessa.</b>” </span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-size: large;">-Javier
Marías-</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span><span style="font-size: large;">Permaloso deriva dal latino “per male”, ossia
che prende male ogni cosa o si offende.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il vocabolario Treccani alla voce permaloso dà la
seguente definizione: persona facile a offendersi, che si risente e
s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero
offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Chi è permaloso infatti si risente facilmente, ha
spesso un desiderio eccessivo di essere approvato ed è facilmente
suscettibile. Non è facile avere a che fare con qualcuno che si
offende per tutto, i permalosi stessi hanno vita difficile, spesso si
trovano a sperimentare sofferenza il più delle volte inutile e
spesso controproducente perchè ostacola le relazioni interpersonali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><u>Perché esiste gente che si offende per qualsiasi
cosa?</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il sentimento di offesa si presenta quando
percepiamo che gli altri ci stanno trattando con disprezzo e
inferiorità, ma anche quando non ci riconoscono come individui o non
riconoscono ciò che facciamo. Si tratta probabilmente di
atteggiamenti offensivi ma, pur essendo situazioni che si verificano
tutti i giorni e prive di reale importanza, per alcune persone queste
situazioni risultano intollerabili. Non lasciano correre. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La
suscettibilità può essere alimentata da diversi fattori. Eccone
alcuni:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<ul>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sentimento di inferiorità. Quando l’autostima
non è solida e non si ha una forte considerazione di sé, è
possibile sentirsi offesi per un nonnulla. Si ha la sensazione che
gli altri cerchino sempre di sottolineare la propria inferiorità,
cosa non vera. Alla base della permalosità vi è spesso un’
insicurezza nelle proprie capacità e nel proprio valore.
Chi si sente giudicato percepisce il proprio valore minacciato e
adotta delle strategie difensive disfunzionali.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La difficile relazione con il giudizio delle
altre persone. Le persone permalose infatti sono spesso incapaci di
accettare che le altre persone possano giudicarle male. La persona
opera, senza rendersene contro, un’eccessiva identificazione fra
sé e l’oggetto della propria condotta i cui risultati
verranno interpretati come conferme o disconferme della propria
bontà o capacità come persona in generale. Ecco quindi che
una qualsiasi critica, anche la più costruttiva, verrà
facilmente vissuta come un giudizio di valore globale su se
stessi, non come un semplice feedback su un aspetto specifico del
proprio comportamento. Essere permalosi rischia allora di avere
un effetto “paralizzante” che impedisce di ascoltare
gli altri e di prendere spunti per migliorare.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Rigidità di pensiero. Alcune persone pensano
che le cose vadano dette e fatte in un modo solo. Quando ciò non
avviene, si sentono tradite e si offendono. Sono molto suscettibili
verso qualsiasi attacco alle loro convinzioni.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Egocentrismo. Dare eccessiva importanza a loro
stessi li porta a essere paranoici. Finiscono con l’essere
convinti che tutto giri attorno a loro e che gli altri parlino male
di loro.</span></div>
</li>
</ul>
<ul>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Difficoltà a fare i conti con i propri
difetti e a ridimensionare il peso dei propri errori. Siamo
noi per primi che, inconsapevolmente, sembriamo attribuire un
giudizio sul nostro comportamento e a interpretare le critiche
altrui di conseguenza.</span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><u>Questi consigli possono aiutare una persona
permalosa:</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Considerate</b> che se
siete convinti che gli altri debbano per forza pensare e comportarsi
in un determinato modo, forse ad essere sbagliate sono le vostre
aspettative, non ciò che dicono e fanno gli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Permettete</b> alla gente di essere come vuole essere.
Nessuno ha il diritto di decidere gli atteggiamenti altrui. Bisogna
imparare ad accettare gli altri così come sono, così come loro
devono accettarci per come siamo fatti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Ricordate</b> che la gente può pensare bene o male di voi, ma in nessuno dei casi
questo cambierà la vostra vita. Ciò che importa è
come vi vedete e vi sentite con voi stessi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Imparate</b> a ridere di voi stessi. Non prendetevi
troppo sul serio, altrimenti sarete solo profondamente suscettibili
verso qualsiasi cosa in grado di minare il vostro ego. Comportarsi
così non farà che ritorcersi contro di voi, oltre ad allontanare
gli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È importante <b>diventare impermeabili ai commenti</b> e
agli atteggiamenti altrui. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il metodo LATTE è stato ideato negli anni ’90
dalla Starbucks, la catena americana di caffetterie.
In questi anni, di fronte alla forte crescita aziendale, il
management si rese conto che molti dipendenti non erano in grado di
gestire la pressione derivante dalle critiche dei clienti scontenti,
esplodendo magari in pianti isterici o dando in escandescenze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Per rispondere a questa criticità, i responsabili
del training di Starbucks idearono una metodologia identificata con l’acronimo LATTE:</span></div>
<ul>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Listen (Ascolta). Il peggior errore che si
può fare di fronte ad una critica è quello di non ascoltare ed
arroccarsi sulle proprie posizioni. Se sei un permaloso è difficile
anche solo accettare che possa essere mossa una critica nei tuoi
confronti, ma prova ad ascoltare cosa ha da dire il tuo
interlocutore: magari trovi qualcosa di utile per la tua crescita
personale.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Acknowledge (Ammetti). Cascasse il mondo,
ma un permaloso non ammetterà mai che c’è un problema. Parola
d’ordine: negare fino alla morte! In realtà, anche se non sei
d’accordo con la critica che ti viene fatta, il semplice fatto che
qualcuno ha una visione diversa dalla tua, rappresenta
un’opportunità per un confronto costruttivo. Non negare il
problema: affrontalo.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Take action (Agisci). Esprimere la propria
posizione di fronte ad una critica è un diritto sacrosanto, ma ciò
che conta veramente sono le nostre azioni e le nostre decisioni.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Thank (Ringrazia). Se la critica è fondata, ci sta aiutando a migliorare.
Se la critica è infondata, ci sta dando l’opportunità di
affermare ancora una volta la nostra posizione. Ringrazia chi ti
critica.</span></div>
</li>
<li><div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Explain (Spiega). Spiegare la nostra
posizione, perché non siamo d’accordo con la critica o (ancor
peggio) trovare delle scuse, è spesso la prima azione che compiamo
di fronte ad una critica. Non che sia sbagliato difendere la propria
posizione (se è difendibile), ma dovrebbe essere solo l’ultima
delle nostre azioni.</span></div>
</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><u>Cosa possono fare invece le persone che hanno
quotidianamente a che fare con un permaloso per migliorare la
relazione con esso?</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><u><br /></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">1) Ascoltare: Se non prestiamo attenzione a
ciò che qualcuno dice in un momento di rabbia transitoria e poi ci
chiede di esprimere la nostra opinione, il nostro disorientamento
aumenterà la loro rabbia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">2) Mantenere la calma: quando ci troviamo in
una situazione con un alto carico emotivo, è difficile non lasciarsi
trasportare dal calore del momento. Controllare il respiro con
inspirazioni lente e profonde o contare internamente fino a dieci ci
aiuterà a non innervosirci come l'altra persona.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">3) Non giudicare: normalmente non abbiamo idea
di ciò che accade nella vita personale di qualcuno che ti fa perdere
i nervi facilmente. Cerca di capire il motivo dello stato d'animo di
quella persona senza definirla immediatamente una persona molto
permalosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">4) Rispetto: indipendentemente da come l'altra
persona ti tratti (entro certi limiti, ovviamente) mostrare disprezzo
non ti aiuterà a risolvere la situazione in modo produttivo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">5) Cerca il motivo nascosto del suo
comportamento: chiediti cosa questa persona sta cercando di
vincere, o di evitare, in questo momento di permalosità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">6) Trova i complici per aiutarti: probabilmente
ci sono altre persone presenti al momento, trova in loro alleati che
possano aiutarti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">7) Non rimproverare una persona per essere
permalosa: se qualcuno è turbato, si innervosisce e non si
riesce a calmarlo, dargli del permaloso è controproducente e non
farà altro che aumentare la sua rabbia. Inoltre si sentirà umiliato
e sarà colpa tua.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">8) Non dare ragione tanto per farlo: probabilmente la persona capirà di essere trattata con falsa
empatia. È molto meglio espandere le informazioni con un “spiegami
di più in modo che io possa capire meglio”. Mentre discute, per
inciso, può rilassare il suo umore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">9) Evitare di sorridere: se ci metti un
sorriso, potrebbe sembrare che tu lo stia prendendo in giro.
L'umorismo a volte può rilassare l'umore, ma in alcuni casi può indurre la persona a mettersi sulla difensiva</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">10)Si consiglia di essere cauti con temi quali
religione, sessualità, ideologie politiche o nazionalismi. Sono argomenti in grado di risvegliare ogni tipo di suscettibilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Come sempre, credo che alla fine, il modo migliore
per evitare risentimenti e far fluire la relazione in maniera serena,
sia importante lasciarsi andare al sentimento di benevolenza,
ricordarsi che siamo esseri creati per relazionarci agli altri, e che
la vita aumenta di qualità se ricordiamo di perdonare noi stessi e
gli altri, ricordiamo inoltre che l'amore che proviamo per i nostri
cari può risolvere ogni cosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Fonti: <a href="https://www.ipermind.com/permaloso/">ipermind.com</a>,<a href="http://www.crescita-personale.it/autostima-psicologia/1759/essere-permalosi-accettare-critiche/3866/a">crescita-personale.it</a> , </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://www.efficacemente.com/piu-autostima/permaloso/">www.efficacemente.com</a> , <a href="https://lamenteemeravigliosa.it/permalosi-offendersi-tutto/">lamenteemeravigliosa.it</a></span></div>
<br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-88126918723687027262019-09-10T15:35:00.000+02:002019-09-10T16:44:29.262+02:00Laboratorio di terapia fotografica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHrA6-tnelyNjbcpCZlEyWO7ir81NjfMBy8ND9VIyFekOYHHQbDGgZgbHNliJoWVCZTj41NYxx2QZ3l5jl9tmVmT56iuwabqNzy8_oiPYSgnDUwInHFJM0Lsm55cEKXrDxc5B0U6ea/s1600/70273506_775544879571527_2665898935205232640_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="850" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHrA6-tnelyNjbcpCZlEyWO7ir81NjfMBy8ND9VIyFekOYHHQbDGgZgbHNliJoWVCZTj41NYxx2QZ3l5jl9tmVmT56iuwabqNzy8_oiPYSgnDUwInHFJM0Lsm55cEKXrDxc5B0U6ea/s400/70273506_775544879571527_2665898935205232640_n.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #660000;"><b>Un
laboratorio in cui la fotografia diventa strumento per approfondire
la </b></span><b style="color: #660000;">conoscenza
del sé e promuovere il cambiamento.</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Un
gruppo in cui imparare a guardare e a guardarsi per scoprire e
percepire con nuovi occhi noi stessi, gli altri e ciò che ci
circonda.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">La
macchina fotografica è il mezzo per mettere a fuoco ciò che per
fretta, distrazione o desuetudine ci sfugge nella quotidianità,
permettendoci <span style="color: #660000;"><b>di
vedere quel che incontriamo ed è intorno a noi, che è sempre
stato lì, a portata d’occhio e non siamo mai riusciti a vedere
prima</b></span><b>.</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Come
per incanto, come se ci togliessimo i paraocchi, lo scopriremo come
se fosse la prima volta. L’obbiettivo ci condurrà ad osservare
minuziosamente i particolari, permettendoci di coglierli poi anche
nella visione d’insieme donandogli un maggior valore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">C’è
un mondo di immagini da scoprire fuori e dentro di noi che diventa
fondamentale cogliere, perchè ognuna ci porta un messaggio e/o una
notizia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Le
immagini ci aiutano a riconoscere le emozioni che provocano in noi,
come fossero fotogrammi di una pellicola, attraverso un viaggio
all’interno e al di fuori di sé, permettendoci di migliorare la
formazione e conoscenza dell’individuo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Condotto da: <span style="color: #660000;"><b>Veronica Ombra </b>fotografa freelance<b> </b></span><span style="color: #660000;">e </span><span style="color: #660000;"><b>Marilena Vettorello </b>Psicologa</span></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #660000;">Psicoterapeuta</span>.</span></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #660000;"><u><br /></u></span></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #660000;"><u>Il
laboratorio partirà </u></span><span style="color: #660000;"><u><b>mercoledì
30/10/2019 in orario da definirsi </b></u></span><span style="color: #660000;"><u>con
i partecipanti</u></span>.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Si
svolgerà in <span style="color: #660000;"><b>6
incontri a cadenza settimanale </b></span>della
durata di 1 ora e mezza.</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Presso
“Eliodoro.Psicologia, Benessere e Cultura APS” in C.so Torino 7/5
scala sx a Genova</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: #660000;"><b>Per
info e iscrizioni </b></span><span style="color: black;">contattare
il 3486624862 oppure scrivere a veronica.ombra@libero.it</span></span></div>
<br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-92167145113547200832019-04-28T17:30:00.000+02:002019-04-28T17:30:07.204+02:00Gli adolescenti e la passione per la musica<span id="goog_271888043"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_271888044"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcKoBOS5iFJvZTagxzMdKCLwUT7w372aMD62lXhyzsdIqIXHePNsvX0RZVY-4qjXrjhz9LTBsmiYLOzEP0G2SiLOR5vPQO4XwuqoxJ7fAsoj_YvmvHKD2KBa0HmWARGiShZxxRrl5p/s1600/i-giovani-e-la-musica-orig+%25281%2529.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="848" data-original-width="1238" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcKoBOS5iFJvZTagxzMdKCLwUT7w372aMD62lXhyzsdIqIXHePNsvX0RZVY-4qjXrjhz9LTBsmiYLOzEP0G2SiLOR5vPQO4XwuqoxJ7fAsoj_YvmvHKD2KBa0HmWARGiShZxxRrl5p/s320/i-giovani-e-la-musica-orig+%25281%2529.webp" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli
adolescenti amano ascoltare musica, si sa.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: justify; widows: 2;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L’Osservatorio
sulle Tendenze e Comportamenti degli Adolescenti</span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
ha svolto un lavoro di ricerca in tutta Italia con circa 7000
adolescenti di età compresa tra i 13 e i 19 anni da cui è emerso
che addirittura il 98,5% di loro ascolta musica regolarmente!</span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: justify; widows: 2;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Come
mai questa passione naturale per la musica coglie praticamente tutti
gli adolescenti?</span></span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">La
musica è</span></span></span><span style="text-decoration: none;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
spesso il codice che prediligono per comunicare con gli altri e con
se </span></span></span><span style="text-decoration: none;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">stessi
perchè la melodia è portatrice di emozioni, amplifica ciò che sentiamo dentro e ci permette di comunicarlo. Inoltre i testi
contengono molteplici messaggi: se abbiamo una cosa da dire e non
troviamo le parole, proviamo a cercarle all'interno di un testo di
una canzone, troveremo di certo ciò che fa al caso nostro.</span></span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">E
così i ragazzi ripongono nella musica, speranze, sogni, desideri,
paure. </span></span></span></span>
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Ascoltare
musica poi, genera dei grandi benefici sul cervello in quanto
comporta il rilascio della dopamina, un neuromediatore che suscita il
piacere. I ragazzi, in quell'età così incerta, non si sentono nè
carne nè pesce, hanno bisogno di sentirsi vivi, sono quasi come
drogati di musica per restare a galla nel loro mondo fatto di
incertezze, giudizi, doveri, sorprese, emozioni forti.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Proprio
perchè non sanno bene chi sono, hanno un grande bisogno
di identificarsi, perciò per loro è importante scegliere un genere
musicale da seguire ed amare.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Infatti, solo il 39%<span style="color: black;"> sente un po’ di tutto, mentre il restante 61% sceglie un genere ben definito da ascoltare ( 23% ascolta rap, 21% hip hop e il 13,4% pop).</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli adolescenti sono molto attratti dalla musica anche perchè essa ha un grande potere calmante e perfino catartico, di
purificazione…una grande agitazione interiore al termine della
quale, però, ci sentiamo come liberati e sereni, rappresentando in
modo simbolico, come un oggetto di fronte a noi, e in definitiva come
in uno specchio, le angosce e le pulsioni più estreme con le quali
da sempre gli esseri umani si sono confrontati.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black; font-weight: normal;">Peccato che, nonostante tutto questo interesse degli adolescenti per la musica solo </span>il 25%<span style="color: black;"> di loro la vive attraverso gli </span><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">strumenti musicali</span></span><span style="color: black;">. Il sociologo Figarotti, in merito a ciò, afferma che gli adolescenti non<span style="background-color: #faf7f3;"> </span></span>"vivono"
la musica ma la "abitano": ci entrano senza
conoscere l’ambiente e tutto ciò che lo circonda e ne escono
quando fa loro più comodo. </span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Ragazzi,
vi invito a conoscere la musica!Provate a suonare uno strumento,
siate curiosi, mettetevi in gioco, non siate fruitori passivi!</span></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Imparare
a suonare uno strumento ha molteplici effetti sulla persona: migliora
le capacità cognitive, logico-matematiche e rende più intelligenti,
migliora le capacità organizzative, allevia lo stress, migliora
l’autostima e allontana la timidezza, promuove la socializzazione e
l’armonia con gli altri.</span></span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Quale
strumento vi piacerebbe imparare a suonare?Avanti, ce ne sono molti
tra cui scegliere!</span></span></div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: large;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma, sans-serif; font-size: large;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Fonti: </span></span><a href="http://adolescienza.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/02/10/" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">adolescienza.blogautore.espresso.repubblica.it</a><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: large;"> , </span><a href="https://www.noisiamofuturo.it/2019/02/16/giovani-al-centro-della-musica-la-cosa-piu-importante/" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: x-large;">www.noisiamofuturo.it</a></div>
<br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0Genova GE, Italia44.4056499 8.946255999999948544.2242774 8.6235324999999481 44.5870224 9.2689794999999489tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-57195711757112431312018-10-29T12:12:00.002+01:002018-10-29T12:26:16.273+01:00Risvolti psicologici di Halloween<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8tE7YTcT8Ad-jO_DGn7B4POTnE_3SVh3GL3RzBRVKdE_8vj7urIG0Beh-YdHvNvCPyoe3Qc7ksmv8TF5-LPhYhgBP4KHvxLHXYHTsiJ7K1QWsGVMp4FJYL08bs-yNfXGYIe4JHWlY/s1600/Zucca-intagliata-Halloween-Jack-o-lantern-725x545.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="725" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8tE7YTcT8Ad-jO_DGn7B4POTnE_3SVh3GL3RzBRVKdE_8vj7urIG0Beh-YdHvNvCPyoe3Qc7ksmv8TF5-LPhYhgBP4KHvxLHXYHTsiJ7K1QWsGVMp4FJYL08bs-yNfXGYIe4JHWlY/s400/Zucca-intagliata-Halloween-Jack-o-lantern-725x545.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">La notte del 31 ottobre festeggeremo Halloween: una festa pagana che da diversi anni è arrivata anche qui in Italia. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Grandi e piccini si travestiranno con costumi spaventosi, disgustosi e terrificanti.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />Come ogni festa popolare, anche Halloween ha un significato culturale e uno psicologico; in realtà, i festeggiamenti per la notte di Halloween servono all’essere umano per esorcizzare la paura della morte: da un punto vista psicologico, travestirsi in maniera paurosa nella notte di Halloween serve per “prendere in giro” la tanto temuta morte. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Aldilà delle maschere paurose, la festa ha un significato positivo, in quanto ricorda, sia ai grandi che ai piccoli, che la morte non è una dimensione opposta alla vita ma è un risvolto della vita stessa ed è fondamentale che il suo tema vada affrontato.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="more" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800;"></a><br style="background-color: #f4c088; color: #4e2800;" /></span>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Secondo Gratton, l'indossare un maschera non è solo fonte di intrattenimento, ma anche un mezzo di fuga dallo stress, dalle responsabilità e dall'invadenza della tecnologia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Secondo Foster, Halloween è un'occasione per vestirsi come la persona che si vorrebbe essere o, al contrario, come qualcuno che si detesta e quindi si vorrebbe prendere in giro. Mascherarsi, però, non è solo un modo per fuggire, emulare o schernire. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Quando si sceglie un costume, si realizza una fantasia. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Le nostre scelte riguardo al costume parlano di noi. Si cerca di mostrare agli altri una parte del proprio sé e probabilmente si sceglie una parte di sé che normalmente è poco visibile.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli scenari terribili evocati da Halloween sono profondamente affascinanti. Ragni giganti, zombie, streghe e mummie e tutti gli orrori nascosti nel buio impegnano antichi meccanismi evolutivi e di sopravvivenza dell’uomo. Sembra quasi che ci sia una sorta d’innamoramento verso l’emozione che provoca uno spavento e Halloween fornisce un’abbondanza di tutti questi sentimenti. I film horror, i mostri, e l’iconografia di Halloween hanno culturalmente successo perché si collegano bene agli adattamenti evolutivi e biologici dell’uomo (Clasen, Mathias 2012).Sappiamo che l’esistenza dei nostri antenati preistorici era precaria. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">La minaccia di predazione è stata reale e molto seria per milioni di anni. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">L’antropologa Lynn A. Isbell ha dimostrato, che il nostro genoma è stato profondamente plasmato dalla paura che abbiamo provato per tutti quegli esseri viventi per noi minacciosi e mortali come ad esempio insetti velenosi e serpenti: la minaccia rappresentata da ragni velenosi in ambiente preistorico ha lasciato un’impronta a otto zampe nel DNA umano, un’impronta che si esprime come tendenza di acquisire facilmente la paura dei ragni o una vera e propria aracnofobia. Quando abbiamo un brivido per mostri soprannaturali e ragni giganti, ci stiamo emozionando per i fantasmi del passato, pericoli che persistono nel sistema nervoso centrale umano.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Naturalmente i costumi spaventosi e gli oggetti di scena di Halloween sono simbolici e non presentano una reale minaccia; forniscono emozioni sicure, di piacere per il gioco, il passatempo e lo stare insieme. </span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Altra cosa importante, i bambini amano giocare con gli spettri e giocare a scappare dal mostro, gli stimoli spaventosi li divertono, chiaramente se li accompagniamo. La fase della vita che più è dedita a cambiamenti e personali mostruosità, l’adolescenza, non a caso resta il target preferito dell’horror. I ragazzi si sentono spesso terribili e i film rispecchiano la loro paura interiore, mentre il gruppo li contiene e resistere alla visione di un film spaventoso li fa sentire meglio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">In conclusione, per mille e mille motivi ancora, non mi resta che augurare a tutti: </span></div>
<div style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">"Buon Halloween!!"</span></div>
<div style="background-color: #f4c088; color: #4e2800; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="background-color: #f4c088; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4e2800; font-family: inherit; font-size: large;">Fonte: <a href="https://www.psicosocial.it/halloween-psicologia/">www.psicosocial.it</a> </span></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-89598358477631510052018-09-06T18:46:00.000+02:002018-09-06T19:07:15.698+02:00Il bernoccolo della musica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKmtIoJdP0EcNTooU3Y-ZlPMFsgd0wkwGxBwiNAVvt68wp12qOtaB3lXw-9YppKomPVvp1MMJOW4JFxHoBwLg4WZ0MF0qLygz8BSZdA59ijHjHkKkhD2Scul0mMMjgLz6L5gMs9OEf/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKmtIoJdP0EcNTooU3Y-ZlPMFsgd0wkwGxBwiNAVvt68wp12qOtaB3lXw-9YppKomPVvp1MMJOW4JFxHoBwLg4WZ0MF0qLygz8BSZdA59ijHjHkKkhD2Scul0mMMjgLz6L5gMs9OEf/s400/images.jpg" width="400" /></a></div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span style="color: purple; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>di Riccardo Bisesti </b></span></h4>
<h4 style="text-align: justify;">
<b style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><span style="color: purple;">Musicoterapista</span></b></h4>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le capacità musicali sono estremamente variabili da persona a persona, così come sono varie le parti del cervello che le comandano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Immaginiamo ad esempio di essere a un concerto: il nostro cervello,
oltre a dover riconoscere i suoni, si trova ad analizzare gli stimoli visivi che ci
circondano e a distinguere gli stimoli tattili che causano la vibrazione del nostro corpo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così anche i musicisti muovendo dita braccia e piedi e anche soffiando mettono a
massimo regime di attività il cervello. In altri termini devono mettere all'opera tutta una serie di processi
cerebrali che permettono l'astrazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
La propensione per la musica è una componente genetica che, sollecitata attraverso l'esercizio e la dedizione permette di sviluppare notevolmente l'intelligenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un gruppo di ricercatori di Heindelberg in particolare ha visto che rispetto al resto della popolazione i musicisti hanno generalmente una quantità di materia grigia maggiore in una parte della
corteccia uditiva che si chiama "giro di Heschl". </div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">Come dicevamo le capacità
musicali sono variabili: esistono persone che non capiscono la musica, ma ci sono anche
chi ha capacità superiori alla norma. </giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">Si narra che un ragazzo di 14 anni dopo aver
ascoltato il Miserere sia riuscito a trascriverla tutta dopo solo un ascolto.....ma quel
bambino si chiamava Wolfgang Amadeus Mozart e non aveva bisogno di copiare da un
pezzo di carta...:)</giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl=""><br /></giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">La musica sta saldando il proprio debito con gli scienziati, proprio in virtù della sua
complessità, sta diventando sempre di più uno strumento per la comprensione dei
meccanismi di funzionamento del cervello. </giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">Oliver Sacks nel suo libro scrive:</giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">"a volte la normale immaginazione musicale varca un
limite e diventa, per così dire, patologica, come quando un particolare frammento di
musica si ripete senza sosta, a volte in modo esasperante, per giorni e giorni. Queste
ripetizioni - spesso si tratta di una frase o di un tema ben definiti di tre o quattro battute
– possono continuare a girare nella mente per ore o giorni, prima di svanire. Questa
incessante ripetizione e il fatto che tale musica possa essere del tutto fuori luogo o
banale, per nulla gradita o addirittura odiosa, indica un processo coercitivo; suggerisce
insomma che la musica sia penetrata in una parte del cervello e l'abbia sequestrata
costringendola a scaricare in modo autonomo e ripetitivo come può accadere nel caso
dei tic o crisi epilettica".</giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl=""><br /></giro></div>
<div style="text-align: center;">
<giro di="" heschl=""><i>Music is playing inside my head
over and over and over again.....
there's no end</i> (Carole King) </giro><br />
<giro di="" heschl=""><br /></giro>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">In ogni caso è importante riconoscere che, sebbene ci sia chi è più portato per la musica e chi meno, essa appartiene a tutti quanti. </giro>La Musica così ineffabile ci accompagna tutta la nostra vita da quando nasciamo fino al
momento di lasciare questo mondo...influenzandoci con il suo modo trasparente
cristallino che fa parte della natura e della nostra natura, penso che non ci sia un suono o
rumore che non abbia un senso. La musica è un veicolo per le emozioni e sapere che può
aiutarci a scoprire qualcosa di noi è meraviglioso. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<giro di="" heschl=""><br /></giro>
<giro di="" heschl="">E come diceva Elvis Presley: </giro><br />
<giro di="" heschl=""><<<i> Io non so niente di musica, nel mio campo puoi farne a meno</i>>>.</giro><br />
<giro di="" heschl=""><br /></giro>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">Contatti: imemine@email.it 324 993 6273</giro></div>
<div style="text-align: justify;">
<giro di="" heschl="">Pagina fb <a href="https://www.facebook.com/musicaepsicologiagenova/">Musica e mondi possibili</a></giro></div>
</div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-46304688815960788542017-07-04T21:43:00.000+02:002017-07-05T10:31:51.136+02:00Quando l'orgoglio è un valore...<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWj3XWcngjskyPp3iasNttlgRn5SmKCuCzBpldD5ujCL4i6n7x-C18JNp7pVIhsDwivcDYxifJ7TiEaAb2F-Q3fqaiU0dYET6HdLDjhZpxDR1taE_CjgHotn3xNmWCEwFc3vRK15Fh/s1600/LGBTQ+Pride+Month.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="470" data-original-width="940" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWj3XWcngjskyPp3iasNttlgRn5SmKCuCzBpldD5ujCL4i6n7x-C18JNp7pVIhsDwivcDYxifJ7TiEaAb2F-Q3fqaiU0dYET6HdLDjhZpxDR1taE_CjgHotn3xNmWCEwFc3vRK15Fh/s400/LGBTQ+Pride+Month.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">Si è </span></span><span style="font-size: large;">da poco </span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">svolto a Genova il Liguria Pride, </span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">manifestazione che
va aldilà della sola difesa dei diritti LGBT: un’occasione
per tutti di essere se stessi, rivendicando libertà
e pari dignità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Pride. </span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E' la parola che mi balena per la mente dal giorno in cui ho aderito
alla manifestazione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">E'
quella qualità, quel valore che ti permette di non vergognarti di
ciò che sei, pensi, di come agisci. </span></span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Dunque
è fondamentale in ognuno di noi, va curato, coccolato e alimentato
lungo il nostro personale percorso di vita.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><em><span style="color: black;">“<span style="font-style: normal;">Orgoglio”</span></span></em><span style="color: black;">
è una parola che riesce ad esprimere concetti molto diversi. Può
indicare una stima esagerata di sé, della propria condizione
sociale, un'</span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">eccessiva
valutazione dei propri meriti</span></span></strong><span style="color: black;">,</span><span style="color: black;">
per cui ci si sente in tutto superiori agli altri. Può anche
significare </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">consapevolezza
delle proprie doti </span></span></strong><span style="color: black;">o
anche soddisfazione, fierezza di qualcuno o di qualche cosa che
sia motivo di vanto ed onore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">I
suoi sinonimi possono essere “</span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">presunzione,
superbia</span></span></strong><span style="color: black;">,</span><span style="color: black;">
boria, arroganza”, ma anche “</span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">dignità,
fierezza</span></span></strong><span style="color: black;">,</span><span style="color: black;">
amor proprio, senso dell’onore” oppure “vanto, gloria,
prestigio”.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Insomma,
nella vita, è importante avere orgoglio e coltivarlo nelle giuste
misure, esagerare trasformerebbe questo prezioso valore in un
disprezzabile difetto!!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">L'orgoglio considerato nell'accezione positiva è un'emozione, lo si prova nelle singole azioni che si
compiono, </span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">n</span></span></strong><span style="color: black;">ei
risultati che si ha ottenuto, mentre una persona </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">orgogliosa
di sé in senso generico</span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">
è</span></span></strong><span style="color: black;">
presuntuosa. Quest’ultima sente di potersi considerare superiore
agli altri senza aver particolari meriti, in quanto crede che la sua
superiorità sia naturalmente data. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">Al contrario, la prima sente
un’emozione positiva di orgoglio riguardo a ciò che ha fatto, tale
emozione è semplicemente in funzione del suo comportamento, quindi</span><span style="color: black;">
</span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">non
orgoglio naturalmente dato ma guadagnato</span></span></strong><span style="color: black;">.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: black; font-family: inherit;"><br /></span></span></span><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="color: black; font-family: inherit;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">L’orgoglio è </span></span><strong style="font-family: inherit;"><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">sano
e utile </span></span></span></strong><span style="color: black; font-family: inherit;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">alla
nostra vita, soprattutto quando nasce dalla obbiettiva consapevolezza
delle proprie capacità, del traguardi raggiunti e dei successi che
abbiamo riportato fino a quel momento. </span></span></span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">L'</span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">orgoglio
positivo</span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">
serve a farci avere una sana</span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> autostima </span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">e
deve essere alimentato, perché ci consente di vivere
in armonia con noi stessi. </span></span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Imparare ad avere un </span></span></span><span style="font-size: large;">orgoglio sano</span><span style="font-family: inherit; font-size: large;"> può aiutare chi è troppo
ipercritico con se stesso a riconoscere le proprie capacità e a
intraprendere la strada che più si desidera.</span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">Grazie
a questo tipo di orgoglio l’individuo diviene consapevole dei passi
che sta facendo nella costruzione della sua vita e persona, dei
traguardi e dei successi raggiunti, comprendendo come riparare agli
insuccessi e come non farsene abbattere. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">E' dunque importante che questo orgoglio sia
presente e che si continui ad alimentare a ogni passo ben fatto: solo
in tal modo la persona avrà le risorse giuste per </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">non
farsi sopraffare dagli eventi</span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span></strong><span style="color: black;">e
dagli altri individui, mostrando a se stessa di poter valere, di
avere le carte in regola per essere la guida della propria vita.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">Le
persone in tal modo orgogliose, grazie alla </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">gratificazione
che provano per le loro azioni</span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span></strong><span style="color: black;">e
all’appagamento provato per il loro impegno, </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">sanno
rapportarsi con gli altri </span></span></strong><span style="color: black;">molto
piacevolmente, risultando altruisti, generosi ed empatici; sanno
essere più attenti alle esigenze altrui, mettendosi da parte e
talvolta anche in discussione, perché </span><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">non
è nel loro interesse dimostrare una forma, ma essere una certa
sostanza</span></span></em><span style="color: black;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span><span style="color: black;">Le persone orgogliose delle loro azioni ricercano sempre
modi per migliorarsi, non sentendosi mai arrivati, guardando gli
altrui insegnamenti con l’umiltà di chi vuole continuare ad
imparare. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0.64cm; padding: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Un
individuo veramente orgoglioso è colui che è in grado di assumersi
le proprie responsabilità ed è anche colui che, per chiedere scusa,
sa che ci vuole orgoglio, perchè avere orgoglio richiede avere
coraggio: il coraggio di sapersi accettare e di amarsi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0.64cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">L’orgoglio
sa esprimersi in modo corretto nelle relazioni interpersonali e
dimostra, in chi ha questa abilità, una intelligenza particolarmente
brillante nel saper conciliare la propria motivazione al successo con
l’interesse e l’attenzione per gli altri.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli
individui orgogliosi che riescono anche ad essere gentili con gli
altri, alla mano, grandi lavoratori, empatici, non dogmatici e con
alta autostima, sono quelli che nella vita raggiungono i migliori
risultati e che possono diventare dei modelli da imitare. </span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E ancora, per
amare veramente bisogna avere orgoglio, perchè amare senza orgoglio
significa essere in balia dell’altra persona. Amare con orgoglio significa provare piacere nello starci accanto, nel
condividerci esperienze, gioie, emozioni, dolori, nel voler crescere
assieme, per arricchirci, per migliorarci e non per far dell’altra
persona un salvagente o uno scudo. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0.64cm; padding: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Per concludere, amiamoci, amiamoci davvero, qualunque cosa noi siamo. A</span></span></span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">miamoci perchè solo cosi
possiamo apprezzare ciò che di positivo può esserci nella vita e
amiamoci in tutti quei momenti in cui dovremmo lottare, perchè anche
questo è orgoglio, saper reagire e camminare a testa alta. N</span><span style="font-size: large;">on vergogniamoci di essere ciò che siamo, approviamo noi stessi, solo così potremo trovare l</span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">a pace interiore!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0.64cm; padding: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: inherit;">Fonti: <a href="https://www.psicolinea.it/a-cosa-serve-lorgoglio">www.psicolinea.it/a-cosa-serve-lorgoglio</a></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0.64cm; padding: 0cm;">
<a href="http://www.goleminformazione.it/commenti/orgoglio-presunzione-dignita-fierezza.html#.WVjV4YjyjIUwww.psicolinea.it/a-cosa-serve-lorgoglio/"><span style="font-family: inherit;">www.goleminformazione.it/commenti/orgoglio-presunzione-dignita-fierezza</span></a></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-61790329958310674412016-10-31T08:13:00.000+01:002016-10-31T08:18:18.934+01:00Cibo ed emozioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUVvZQ3DjlxJupZ0KnAlwb-WaDrd6uce58V9QAGkOvkyhYyCEGaDd4xCRIR4KCyU9_oiB88Dc6KT0b5Zvi1cc-iPU_8ML30d9Zo5B1T9tnK0HdOOGF0m293M2gIbbCyeRW-aFnwZlM/s1600/cibi-che-aiutano-il-cuore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cibo ed emozioni" border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUVvZQ3DjlxJupZ0KnAlwb-WaDrd6uce58V9QAGkOvkyhYyCEGaDd4xCRIR4KCyU9_oiB88Dc6KT0b5Zvi1cc-iPU_8ML30d9Zo5B1T9tnK0HdOOGF0m293M2gIbbCyeRW-aFnwZlM/s320/cibi-che-aiutano-il-cuore.jpg" title="Cibo ed emozioni" width="320" /></a></div>
<h3 class="western" style="border: none; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Esiste uno stretto rapporto tra cibo ed emozioni.</span></span></h3>
<div style="border: none; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #783f04; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="border: none; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 24px;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il cibo, ad esempio, è sempre il protagonista delle nostre di festa, ha il compito di esaltare la gioia di quei momenti. </span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Talvolta un alimento può evocarci ricordi personali, oppure gustare un piatto che amiamo può farci provare gioia.</span></span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Può capitare anche che si mangi dalla noia, dalla rabbia o si perda l'appetito dalla tristezza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il rapporto con il cibo, quindi, coinvolge gli impulsi più istintivi e vitali della vita affettiva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />Ci sono alcune <b>basi anatomiche e fisiologiche</b> in grado di spiegare la stretta relazione che intercorre tra l’atto di alimentarsi ed il provare emozioni.</span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">A livello anatomico il sistema limbico </span><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">(insieme delle strutture cerebrali che entrano in gioco nelle emozioni)</span></span></strong><span style="color: black;">, in modo particolare l’amigdala, è implicato, insieme all’ipotalamo, nella regolazione del comportamento alimentare, sessuale, nell’espressione delle emozioni di rabbia e paura e nel controllo della motivazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">L'amigdala riceve gli stimoli raccolti dai sensi, li seleziona, ne associa un'emozione e invia dei segnali all'ipotalamo il quale comanda gli ormoni nel nostro corpo. Se ad esempio mangiamo qualcosa di avariato, l'amigdala percepirà il cattivo sapore, lo assocerà al sentimento di disgusto e chiederà aiuto all'ipotalamo il quale promuoverà la produzione degli ormoni implicati nel senso di sazietà, ci verrà la nausea e perderemo l'appetito.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Nel sistema limbico poi, sono conservate le memorie più antiche, i primi ricordi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">In base alla piacevolezza e alla gratificazione dello stimolo si mette in movimento. A volte consumare un cibo, vederlo o annusarne il profumo attiva tutta una serie di sensazioni positive perché quel cibo apre la strada a un ricordo felice che trasmette benessere. Al contrario, il pensiero di un cibo legato ad un ricordo drammatico o spiacevole provoca repulsione, angoscia e sensazioni di disgusto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Restando in tema di ormoni, esistono alcuni cibi che permettono al nostro corpo di produrre e mettere in circolo alcuni neurotrasmettitori e ormoni implicati nella regolazione delle emozioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il cioccolato ed i carboidrati ad esempio, ci inducono calma e benessere.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br />Siamo dunque stati creati per provare emozioni nel contatto con il cibo!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Talvolta però, <b>il cibo può diventare un problema</b>.</span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Accade quando lo si utilizza ad esempio per compensare un bisogno mancato, per noia, rabbia o solitudine: non ci si nutre per un reale bisogno fisiologico, ma perchè si è sotto il controllo di un’emozione o uno stato d’animo (<b>Fame nervosa</b>).</span></span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Gli esperti nutrizionisti mondiali ritengono che oltre il 75% delle calorie in eccesso nella popolazione derivano da comportamenti alimentari in risposta allo stress o disagi psicologici e solo il 25 % da problemi genetici o fisiologici. Mangiare ha una potente azione antistress ed è il modo più immediato per sentirsi meglio e compensare a bisogni emotivi insoddisfatti. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">È anche il modo più primordiale con cui compensiamo a qualcosa che manca e di cui non siamo consapevoli. I meccanismi di compensazione a livello cerebrale sono gli stessi circuiti della ricompensa che agiscono nelle forme di dipendenza (da sostanza, da gioco d’azzardo...), per cui la fame emozionale può essere considerata una forma di dipendenza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Alcuni</b> <b>elementi caratterizzanti la fame nervosa</b>:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>sopraggiunge improvvisamente</u>. Si presenta col bisogno urgente ed irrefrenabile di soddisfarla; la fame fisiologica al contrario viene in modo più graduale. La voglia di mangiare non si sente come qualcosa da soddisfare immediatamente (a meno che non si abbia digiunato per un tempo molto lungo).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Nella fame emotiva si desiderano alimenti specifici che danno un' immediata gratificazione al gusto, ad esempio cioccolato. Quando si è fisicamente affamati, tutto può andare bene, tra cui cibi sani dal punto di vista nutrizionale, come ad esempio le verdure. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>richiede quasi sempre cibi grassi o spuntini zuccherati</u> che forniscono una carica calorica immediata. Ci si sente come se solo quel tipo di alimento possa soddisfare e nient'altro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>spesso porta a mangiare senza consapevolezza rispetto a ciò che si è mangiato</u>, ad esempio un intero sacchetto di patatine o una vaschetta intera di gelato senza realmente prestare attenzione, nè provando pieno piacere. Quando si sta mangiando in risposta alla fame fisica, si è in genere più consapevoli di ciò che si sta facendo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>non è soddisfatta anche quando si ha la sensazione di pienezza</u>. Si tende a volere sempre più cibo, fino a sentirsi gonfi. La Fame fisica, invece, non comporta di mangiare fino all’eccesso, ma produce sensazioni di soddisfazione senza arrivare a doversi sentire necessariamente gonfi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>sembra non albergare nello stomaco, ma la si avverte come un desiderio che non si riesce a togliere dalla testa</u>.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- <u>porta spesso a rimpiangere di aver mangiato</u>, a provare sensi di colpa o vergogna. Quando si mangia per soddisfare la fame fisica, è improbabile che ci si senta in colpa o che si provi vergogna, perché si sta semplicemente dando al corpo ciò di cui ha bisogno. Se ci si sente in colpa dopo aver mangiato, è probabile perché si comprende che in fondo non si è mangiato per nutrirsi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Esistono vari fattori e cause che concorrono a produrre questo comportamento alterato e che trasformano il cibo in una droga che serve a compensare la mancanza di qualcosa altro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Cibo come antistress</b> – Quando il livello di stress nell’organismo è alto si producono quantità maggiori di cortisolo, ormone che in eccesso provoca le reazioni tipiche degli stati ansiosi, di paura o di panico. Il cortisolo innesca il desiderio di cibi ricchi, salati, ad alto contenuto di grassi e zucchero che diano una “sferzata” di energia e di piacere. Più alto il livello di ansia più è probabile che si inneschi il comportamento del Mangiare emotivo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Cibo come controllo delle emozioni sgradevoli</b> - Mangiare può essere un modo per mettere a tacere temporaneamente emozioni scomode, tra cui rabbia, paura, tristezza, ansia, solitudine, il risentimento e la vergogna. Se ci si sente sommersi dal piacere del cibo, è possibile evitare le emozioni che è fastidioso sentire.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Cibo come passatempo</b>, per fronteggiare la noia, la solitudine o sentimenti di vuoto. Alcune volte si mangia per fare qualcosa, per alleviare la noia, o per riempire letteralmente un vuoto. Quando ci si sente insoddisfatti e vuoti, il cibo diventa un modo per occupare la bocca e il tempo, distraendo dai sottostanti sentimenti di inutilità e di insoddisfazione per la vostra vita. Attraverso il rapporto con il cibo si esprime un bisogno d’amore: il cibo diventa un anestetico con cui si cerca di eliminare la sofferenza o l'insoddisfazione.</span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">In alcuni casi, tali problemi sono più complessi portando ad intolleranze generalizzate, obesità, anoressia, bulimia e ortoressia, (ossessione per i cibi “giusti”) e drankoressia (cibo insieme ad alcool) : i disturbi alimentari.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Fattori che predispongono al mangiare emotivo:</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il particolare rapporto che ognuno ha con il cibo fin da piccolo, è carico di componenti psicologiche ed affettive del tutto personali che possono facilitare o interferire con una sana alimentazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">–come esempi possiamo ricordare i premi che si ricevono da bambini o già da neonati sotto forma di cibo: dal “seno per far smettere di piangere”, o i premi in relazione a buoni comportamenti: dalla “caramella se fai il bravo”, o “un bel gelato se vai bene a scuola”. Queste abitudini infantili secondo la ricerca psicologica costituiscono le basi per il mangiare emotivo in età adulta. Oltre ciò esistono le </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">– influenze sociali. E' facile eccedere, semplicemente perché il cibo è lì disponibile o perché tutti gli altri stanno mangiando. Si può anche mangiare troppo in situazioni di ansia sociale o perché si è incoraggiati dal gruppo che si frequenta. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">– una madre attenta alle necessità del bambino, dà cibo in risposta ai segnali di bisogno nutritivo del bambino (pianto). Questo permette lo sviluppo della sensazione di fame come un’idea distinta da altri bisogni o sensazioni (Hilde Bruch).</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Se la reazione materna è però inappropriata per noncuranza, troppa sollecitudine, permissività, il bambino sviluppa un senso di confusione che quando sarà adulto non gli permetterà di distinguere tra l’essere affamato o sazio da altre sensazioni .</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">– per Carl Rogers il comportamento dell’uomo è dominato dal bisogno di “considerazione positiva”: la ricerca di amore e di accettazione positiva incondizionata da parte delle persone significative, e da una tendenza attualizzante che dipende dalle condizioni ambientali in cui la persona vive, dal modo in cui percepisce se stesso, dalla sua visione e valutazione di sé.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il bisogno di considerazione positiva è più forte: per cui se l’ambiente in cui il bambino vive non è facilitante, egli non tenterà le esperienze necessarie alla sua autorealizzazione, ma si limiterà alla ricerca del consenso e dell’amore dei genitori. Il modo in cui il bambino ha gestito la sua necessità di autorealizzarsi e la considerazione positiva ricevuta influirà sul suo comportamento adulto ed il bisogno di considerazione positiva diventerà bisogno di autostima. Una mancanza di essa andrà talvolta riempita con il cibo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b>Consigli</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">Per raggiungere l'equilibrio tra la nostra mente e il nostro corpo è essenziale </span></span></strong><strong><span style="color: black;"><u><span style="font-weight: normal;">imparare ad ascoltarci</span></u></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;">. E’ necessario imparare a riconoscere i propri stati interni, ascoltare e conoscere il nostro corpo, prendere contatto con le proprie emozioni e i propri bisogni. Conoscere le convinzioni limitanti che non ci permettono di essere felici ed in armonia con noi stessi. Esplorare il nostro mondo interiore è un vero e proprio allenamento che va eseguito in maniera costante e amorevole.</span></span></strong></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Conoscere noi stessi e anche gli alimenti ed il loro effetto energetico su di noi ci porta ad essere liberi di scegliere in base ai nostri bisogni reali. Se portiamo equilibrio e chiarezza nella nostra mente anche le nostre scelte alimentari si modificheranno perché saranno meno influenzate dai condizionamenti emotivi o inconsci.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Possiamo imparare ad usare le nostre capacità, le nostre risorse, la nostra intelligenza, la nostra sensibilità per costruire e migliorare la nostra realtà.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Potremo anche rivolgerci al nutrizionista per equilibrare il «caos» dietetico e per acquisire coscienza del proprio corpo. Lo psicoterapeuta invece andrà consultato in caso di disturbi dell’immagine corporea o problematiche emotive legate al concesso di sè che creano malessere.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">- Cibo ed emozioni - Seminario condotto dalle Dott.sse <b>Silvia Marchese Nutrizionista</b> (tel 3477835404) e <b>Marilena Vettorello Psicologa Psicoterapeuta</b> (tel 3486624862).</span></span><br />
<div>
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-21903917465427302162016-09-01T21:41:00.001+02:002016-09-01T21:41:41.283+02:00Eventi gratuiti per la Settimana del Benessere a Genova<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-HD2FQgIGLPcik3VBYai1jS3ModIsP2mRt4XAOiOci-o1RaE5o1vxBtq51AEeFKQah2ZT7bSCD1_V2QKdQ6BbIY6tIiBfo_zfiPXD7Z7YxH1QhyTJi-c6gHPeX7r0I6VvBrRL6Y4h/s1600/Esterno.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-HD2FQgIGLPcik3VBYai1jS3ModIsP2mRt4XAOiOci-o1RaE5o1vxBtq51AEeFKQah2ZT7bSCD1_V2QKdQ6BbIY6tIiBfo_zfiPXD7Z7YxH1QhyTJi-c6gHPeX7r0I6VvBrRL6Y4h/s640/Esterno.jpg" width="313" /></a></div>
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Il Centro Eliodoro propone una settimana </span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">per partecipare a seminari, corsi di yoga, meditare, dedicarsi a se stessi, allentare l'eventuale stress accumulato, tutto in un ambiente accogliente e confortevole. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Potrete <u>prenotare una consulenza gratuita con le psicologhe o con la nutrizionista</u><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"> (</span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">la consulenza non prevede il rilascio di diete) del centro.</span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"> </span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Inoltre sarà possibile visitare la mostra fotografica </span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">"</span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><b>LiberaMente</b></span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">" </span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">di Veronica Laura Ombra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;">La "</span><b><span style="font-size: large;">Settimana del benessere"</span></b><span style="font-size: large;"> si svolgerà </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">da<b> </b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;"><b>sabato 17 settembre a domenica 25 settembre</b> </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: black;"><span style="font-size: large;">in Corso Torino 7/5 scala sinistra a Genova.</span></span><span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><u><b></b></u></span></div>
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><u><b><br /></b></u></span>
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><u><b></b></u></span> <br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><u><b>Le iniziative sono completamente gratuite con obbligo di prenotazione.</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Per informazioni o prenotazioni scriveteci a <u>info@centroeliodoro.it</u> oppure contattate direttamente il professionista responsabile dell'evento a cui desiderate partecipare. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Qui di seguito il programma nel dettaglio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg04MC4oxWp-66LPTlSejta4uPog7nrpKuBrT1krHuNVRBoeAhZlW-xVaY5rujq6_tS6kx5LIVjhjI2B-8b9PiEFCpIIVDWsqmruAFsDSiqbnqYCsTaaLHFor6LeVdykaMsPJXg0Qrs/s1600/0001+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Incontri gratuiti Genova" border="0" height="453" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg04MC4oxWp-66LPTlSejta4uPog7nrpKuBrT1krHuNVRBoeAhZlW-xVaY5rujq6_tS6kx5LIVjhjI2B-8b9PiEFCpIIVDWsqmruAFsDSiqbnqYCsTaaLHFor6LeVdykaMsPJXg0Qrs/s640/0001+%25281%2529.jpg" title="Eventi gratuiti Genova" width="640" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-11792277720800566412016-03-22T17:47:00.001+01:002016-03-22T17:53:03.507+01:00Prenota un colloquio gratuito con la Psicoterapeuta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezt_2nXW1GgSwbzbKmnikeWlj83obWS84nGESAUGAc9fFSFfRTi7gtyc9Eqajb9yiTmGMXD1f0owbHmoZfourqE4JU9C-_q2o_Ljq3r3Reba-EGVj1ThMeZKLsxXUaN59IhN_P7rm/s1600/0001+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Psicologa Genova" border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezt_2nXW1GgSwbzbKmnikeWlj83obWS84nGESAUGAc9fFSFfRTi7gtyc9Eqajb9yiTmGMXD1f0owbHmoZfourqE4JU9C-_q2o_Ljq3r3Reba-EGVj1ThMeZKLsxXUaN59IhN_P7rm/s640/0001+%25281%2529.jpg" title="Psicologa Genova" width="451" /></a></div>
<br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-87528929532037203152016-02-13T16:55:00.003+01:002016-02-18T08:10:09.931+01:00Stai per diventare papà...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTHaXSxT9VFJ9Dp4lPgMYTn4_dlThUe-HHPz6QowXiGxtyexCziWFsgVWw9Pk12h4zzDZtp8gMIPP5FwLoRnk8wKEPNS3XLRlHaA1-4B9OUnqHDcHp0Ebpznu-DFYCfREwarUXJstJ/s1600/PAPA-620x330.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="psicologia papà" border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTHaXSxT9VFJ9Dp4lPgMYTn4_dlThUe-HHPz6QowXiGxtyexCziWFsgVWw9Pk12h4zzDZtp8gMIPP5FwLoRnk8wKEPNS3XLRlHaA1-4B9OUnqHDcHp0Ebpznu-DFYCfREwarUXJstJ/s400/PAPA-620x330.jpg" title="paternità" width="400" /></a></div>
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Papà...stai
per diventare papà e l</span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">a
tua vita cambierà di colpo. </span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Paure? Dubbi? </span></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">In questo momento tanto delicato ogni
emozione è lecita, è permesso ogni tipo di pensiero: è sano il fatto che il
mondo interiore di una persona la quale si accinge a diventare genitore
sia in movimento, assuma diverse forme, presenti impensabili
sfaccettature.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="color: black;">Tuttavia
non sempre ciò viene vissuto dall'uomo con serenità: esso si chiede
ad esempio se sarà un buon padre, osserva la sua compagna parlare
del loro bambino con un'intensità ed un'emozione che può non
riconoscersi e chiedersi cosa ci sia di sbagliato in lui, perché non
ami suo figlio come lo ama lei. Sono domande legittime, ma
generalmente non nascondono una difficoltà del padre ad affezionarsi
al proprio figlio che sta arrivando, sono solo il frutto di un
processo che percorre strade differenti in tempi differenti rispetto
alla donna. </span>
</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="color: black; font-family: inherit; font-size: large;">Proprio ora, che il nascituro è ancora nel grembo materno, è il momento giusto per fare chiarezza dentro di sè, aumentare la
propria autoconsapevolezza e successivamente rendere partecipe la
propria compagna di ciò che è emerso dalla propria esplorazione.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; widows: 8;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="widows: 8;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Ci si prepara a sostenere principalmente tre grandi cambiamenti: </span></span><br />
<span style="widows: 8;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="widows: 8;">nel rapporto
con se stessi vanno emergendo nuove responsabilità. D'ora in
poi non si crescerà più solo per se stessi ma lo si dovrà fare
anche "nel nome del figlio". </span><span style="widows: 8;">Questa nuova e piccola
vita dipenderà totalmente da noi.</span></span><br />
<span style="widows: 8;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><span style="widows: 8;">Il rapporto
di coppia da diadico diviene triadico. </span><span style="widows: 8;">Lo
spazio relazionale si arricchisce di un "terzo" che
determina l'assunzione di un nuovo ruolo da parte dei due partner:
quello di padre e quello di madre. </span><span style="widows: 8;">Il
rapporto tra i due diverrà più articolato e complesso nella
consapevolezza che l'equilibrio tra i due ruoli non deve mai
vacillare (né i confini sfumare). E'</span></span><span style="widows: 8;"><span style="font-family: inherit; font-size: large;"> importante che entrambe i genitori sappiano interagire con il proprio
figlio e tra loro rispetto al piccolo, anche in semplici giochi senza che si creino alleanze rigide tra madre
e bambino o tra padre e bambino, escludendo l'altro genitore.</span></span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Infine
nel rapporto con la propria famiglia d'origine vanno
rimodulati gli assetti relazionali. D'ora in poi non si è più solo
figli ma anche genitori a propria volta. Tale passaggio evolutivo
richiede nuovi "spazi di manovra" in quanto ad autonomia e
maturità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Attenzione a non trasformare l'autoesplorazone in un'occasione per farvi travolgere dall'ansia! Consapevolezza del cambiamento è accettazione, dunque maggior serenità, non aumento di pensieri e di dubbi. Ponetevi le domande giuste, ad esempio "quali sono le qualità che ho e che mi permetteranno di svolgere il ruolo di padre?" "qual è il mio ideale di padre?" "quali sono i compiti di un padre e quelli di una madre?", e non "fallirò?" oppure "sarò preparato?".</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Una consapevolezza fondamentale che tutti i neopadri dovrebbero avere è relativa al fatto che ci sono due modi in cui si impara ad essere papà: per prove ed errori e per imitazione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Nel primo caso si impara facendolo, perciò lo sbaglio sarà inevitabile! </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Preparatevi a farvi grasse risate con gli amici e con i vostri cari sugli sbagli che farete...l'ironia è un valido alleato in questi casi!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-size: large;">Inoltre, ricordiamoci che in noi c'è uno schema ben preciso di padre, il quale è impresso dentro di noi perchè abbiamo memorizzato come siamo stati trattati da nostro padre. Questo imprinting sarà provvidenziale nella maggior parte dei casi, consideriamo però che la situazione in cui nostro padre ci ha accuditi e cresciuti ha delle variabili ben diverse dalla nostra (un'altra compagna, altri spazi, altra società, altro lavoro, altri bisogni, altre risorse), dunque sarà bene adattare alcune modalità operative alle reali necessità di vostro figlio e della vostra famiglia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-size: large;">Vorrei aggiungere anche che nel ruolo di genitore non ci sono regole precise, basterà essere amorevoli, disponibili e spontanei e vostro figlio sarà davvero fortunato ad avervi come genitore!!</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-size: large;">Siete emozionati? Bene! Vi consiglio di non nasconderlo. Non è più come un tempo in cui l'uomo doveva mantenere una certa freddezza per conservare la propria mascolinità. Un uomo rimane tale anche se si lascia scappare qualche lacrima, anche se parla delle proprie emozioni non perde la propria virilità, anzi, mostrerà maturità e coraggio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Essere
padre è un’idea, è crescita ed arricchimento, un’esperienza, un’avventura, un emozionante viaggio...tanti cari auguri a tutti coloro che stanno per partire, in particolare a mio fratello W!!</span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Fonte: <a href="http://www.gravidanzaonline.it/News/1184.html">www.gravidanzaonline.it</a> , <a href="http://www.humantrainer.com/articoli/nascita-del-padre-biologia-psicologia.html">www.humantrainer.com</a> , <a href="http://www.davidealgeri.com/quali-emozioni-per-i-neo-papa.html">www.davidealgeri.com</a></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<br /></div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-25508944084840324062016-01-20T20:32:00.000+01:002016-01-20T20:32:10.925+01:00Gruppo di psicoterapia sulla depressione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihDOyE_yuH8Dg3U0yPy_4VSW0p7D68CGUKj5Edt_Irlh2LzLDmZqJsTX_333cMUgO9J72Ty4apUaghI1rrX8Z9owBYiGIMSc47ncDmC-eWgFKGUf8ZgC98IasV3WEf6do4USnKE24Y/s1600/depressione3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Psicoterapia depressione genova" border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihDOyE_yuH8Dg3U0yPy_4VSW0p7D68CGUKj5Edt_Irlh2LzLDmZqJsTX_333cMUgO9J72Ty4apUaghI1rrX8Z9owBYiGIMSc47ncDmC-eWgFKGUf8ZgC98IasV3WEf6do4USnKE24Y/s640/depressione3.jpg" title="Psicoterapia depressione genova" width="620" /></a></div>
<br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-56693376482819958512015-08-24T12:32:00.001+02:002015-08-24T16:28:55.765+02:00Il Pensiero Positivo insegnato dagli animali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLv3z_K0UDRvJr21xZPTMYeZOu7xKPzH0wg_fJhmNa3KvMLs45geUa8hMdLSkr_cl6iONnWKjXAMP2pYl_hWdYD9q81BLD1qWZByEBxyMJzYyzr4lyo45TkZW4CbNVgdo5Y3YMkuxi/s1600/1+cane.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Pensiero positivo" border="0" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLv3z_K0UDRvJr21xZPTMYeZOu7xKPzH0wg_fJhmNa3KvMLs45geUa8hMdLSkr_cl6iONnWKjXAMP2pYl_hWdYD9q81BLD1qWZByEBxyMJzYyzr4lyo45TkZW4CbNVgdo5Y3YMkuxi/s400/1+cane.jpg" title="Pensiero positivo" width="400" /></a></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 4;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #252525; widows: 136;">Il
termine “</span><span style="color: #252525; widows: 136;">pensiero
positivo” </span><span style="color: #252525; widows: 136;">si
riferisce ad una </span><span style="color: black; widows: 136;">scuola
di pensiero </span><span style="color: #252525; widows: 136;">che
sostiene il vantaggio di allineare la mente </span><span style="color: black; widows: 136;">
</span><span style="color: #252525; widows: 136;">a
uno stato di positività, lavorando sulle proprie convinzioni,
creando sempre nuovi pensieri ottimisti, affrontando con fiducia</span><span style="color: #0b0080; widows: 136;">
</span><span style="color: #252525; widows: 136;">la
propria esperienza di vita</span><span style="color: #0b0080; widows: 136;">
</span><span style="color: black; widows: 136;">al
fine di</span><span style="color: #0b0080; widows: 136;">
</span><span style="color: #252525; widows: 136;">raggiungere
il benessere</span><span style="color: #0b0080; widows: 136;">
</span><span style="color: #252525; widows: 136;">psicofisico. </span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 4;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #252525; widows: 136;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 4;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #252525; widows: 136;">Secondo questa filosofia, i pensieri sono materia viva e creativa,
sulla quale abbiamo ampia possibilità d’intervento.</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">La
tecnica principale attraverso cui il pensiero positivo è messo in
atto è costituita dalle "affermazioni", cioè frasi che
contengono in sé le caratteristiche mentali, fisiche e spirituali
che l'individuo desidera possedere oppure gli eventi che desidera che
accadano. Le affermazioni possono essere pronunciate ad alta voce,
pensate o anche cantate, portando così attraverso questa costante
ripetizione a una lenta riprogrammazione della mente non conscia.</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Ci
sono delle affermazioni che preferisco più di
altre, frasi che spesso ritornano nelle sedute con i miei
pazienti, ma anche nella mia vita privata e in quella dei miei cari.</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Eccole
qui di seguito:</span></span><br />
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
</div>
<ol>
<li><div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Viviamo
nel qui ed ora</span></span></div>
</li>
<li><div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Apprezziamo
fino in fondo ogni piccolo piacere della vita</span></span></div>
</li>
<li><div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Esprimiamo
le nostre emozioni</span></span></div>
</li>
<li><div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #252525;">Proviamo
ad essere flessibili </span>
</span></div>
</li>
<li><div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Riflettiamo
e agiamo con calma</span></span></div>
</li>
</ol>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525; font-family: inherit;">Gli
animali sono dei veri e propri geni nel mettere in atto strategie
utili alla propria sopravvivenza.</span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: #252525;">La
cosa interessante sta nel fatto che alcuni di loro utilizzano dei
trucchetti che si rifanno proprio alle affermazioni sopracitate! </span>
</span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Eccovi
alcuni esempi:</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Tempo
fa ho letto un articolo che parlava di una ricerca svolta sui corpi
di <b><u>zebre</u></b> e di gazzelle trovati deceduti nella savana. E'
stato scoperto che le gazzelle hanno un'alta possibilità di
sviluppar l'ulcera gastrica, a differenza delle zebre. Come mai le
zebre non sviluppano l'ulcera?</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">La
risposta sta nella loro capacità di stare nel “qui ed ora”!
Esse, a differenza delle gazzelle, non si preoccupano continuamente
della possibilità di incontrare il leone: se lo vedono scappano e si
nascondono, ma quando il percolo è passato...riprendono
tranquillamente a fare ciò che stavano facendo, senza rimuginare
sulla possibilità che arrivi un altro leone. Invece le gazzelle sono
costantemente preoccupate, sempre sotto stress per la possibile
minaccia costituita dai predatori, tanto da sviluppare un'ulcera da
stress. Ringraziamo il prezioso esempio che ci fornisce la zebra, lei
sì che sa mantenere un buon benessere psicofisico nonostante le
avversità presenti nella sua vita!</span></span></div>
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 136;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;">Un
altro animale che può insegnarci qualcosa è sicuramente il <b><u>cane</u></b>,
lui che sa apprezzare fino in fondo ogni piccolo piacere della vita!
Pensiamo a quando ci vede tornare a casa, magari dopo essere stati
fuori anche solo un'ora, egli ci festeggia con vivacità come se non
ci vedesse da giorni. Oppure pensiamo a quel cane cieco che si sporge
con il naso dal finestrino dell'auto per assorbire odori e profumi.
Com'è felice in quel momento, non gli importa per niente di non
vedere! La gioia del cane è molto evidente anche nelle piccole cose, questa sua simpatica facoltà dipende anche dal fatto che egli è un animale sociale, che vive in branco e coopera, dunque ha bisogno di comunicare agli altri membri del gruppo cosa stia succedendo, dunque scodinzola, si attiva, si agita quando sta vivendo un buon momento! Proviamo anche noi a gioire delle piccole cose, saremo più spesso di buon umore e risulteremo anche più piacevoli agli altri....quasi contagiosi!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;">La terza affermazione riguarda l'utilità di esprimere emozioni. La nostra cultura tende ad insegnarci a non esprimere in pubblico le emozioni spiacevoli, per esempio siamo portati a trattenere le lacrime. Questo reprimere le sensazioni è sconveniente, ci opprime, ci rende pesante l'esistenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;">Lo sa bene l' <b><u>elefante</u></b>, che a causa dell'uomo, il quale lo sta perseguitando da centinaia d'anni uccidendolo per il suo avorio, o catturandolo per sfruttare la sua forza o impiegandolo come animale da circo, porta con sè dei ricordi atroci di sofferenza che non gli permetterebbero di sopravvivere se non avesse sviluppato una strategia adattiva tale da riuscire a sfogare il più possibile il proprio dolore. Essi sanno piangere, urlare dal dispiacere ma non solo, sanno esprimere il proprio cordoglio attraverso riti molto simili ai nostri funerali. Se per esempio un membro della famiglia muore, gli altri rimangono per giorni attorno a lui annusandolo e toccandolo con la proboscide, a volte ricoprendolo di terra. Gli elefanti ci insegnano che è molto importante prenderci il tempo che ci serve per elaborare i nostri dispiaceri, riconoscendoli ed esprimendoli come desideriamo. Staremo molto meglio dopo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #252525;">Vorrei parlarvi ora degli <u style="font-weight: bold;">scoiattoli</u>. Loro che hanno sempre un "piano b"! Sono davvero degli esserini ingegnosi! Per esempio non nascondono mai il loro cibo in un posto solo, per non rischiare furti o perdite dovute al maltempo, scavano qua e là disseminando ghiande e noci in vari punti per essere sicuri di non rimanere senza. Poi non hanno una sola tana, ne costruiscono diverse per non trovarsi impreparati se qualche altro animale approfittatore dovesse appropriarsi della sua casa. E poi ancora, hanno mille modi di aprire noci e semi vari, usano la propria coda come strumento per proteggersi e a volte per difendersi. Anche noi dovremmo adottare la strategia della flessibilità, la capacità di adattarci alle situazioni, riconoscere che in ogni crisi c'è la possibilità di un nuovo inizio!</span><br />
<span style="color: #252525;"><br /></span>
<span style="color: #252525;">L'ultimo consiglio ce lo danno i calmi e riflessivi <u style="font-weight: bold;">asinelli</u>. La maggior parte degli asini proviene dalle regioni montuose africane, e in montagna anche un solo piccolo passo falso può farti cadere giù.</span><br />
<span style="color: #252525;">La cosa migliore che possiamo imparare da loro è proprio la loro forza di carattere: essi si fermano a pensare e non si lasciano consigliare da nessuno, riflettono e non si lanciano nelle situazioni a capofitto, non si muovono finchè non si sentono sicuri. Questo presuppone coraggio e fiducia in se stessi.</span><br />
<span style="color: #252525;"><br /></span>
<span style="color: #252525;">Buona vita serena a tutti!</span><br />
<span style="color: #252525;"><br /></span>
<span style="color: #252525;"><br /></span>
<span style="color: #252525;">Fonti: "La strategia dello scoiattolo" di E. Schirrmacher, <a href="http://quanticmagazine.com/archives/12/11/2014/misura-il-tuo-stress-sei-una-zebra-una-gazzella-o-un-maschio-dominante/">quanticmagazine.com</a> </span><br />
<span style="color: #252525;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-91107414168297584602015-03-14T13:10:00.000+01:002015-09-05T17:16:06.425+02:00Urlo e canto come veicolo di emozioni<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-JfGGvj4qNWpi3L4PGqA8OWNqqcDOs51SqiCDw95PKA6g1ArXXaHPz-qNjaMLEeeSo9Pd2VkKhH-buANQpUhixkUXCBkQj6Bkyc9ZcoxTlKV0G1FKI84sntejJk4jhq9iQUVEp_b9/s1600/Mario-Digennaro__l-urlo-di-sharon_g.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-JfGGvj4qNWpi3L4PGqA8OWNqqcDOs51SqiCDw95PKA6g1ArXXaHPz-qNjaMLEeeSo9Pd2VkKhH-buANQpUhixkUXCBkQj6Bkyc9ZcoxTlKV0G1FKI84sntejJk4jhq9iQUVEp_b9/s1600/Mario-Digennaro__l-urlo-di-sharon_g.jpg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"L'urlo di Sharon". Mario Digennaro</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Trovo che che ci sia una sostanziale differenza tra l'urlo ed il canto.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'urlo indica tendenzialmente il desiderio di eliminare qualcosa: ha una traiettoria che prevede un inizio e una fine, legata anche al respiro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando si urla, si butta fuori qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se è rabbia, la si vuole eliminare, se è gioia, la si vuole esprimere ma allo stesso tempo, l'urlo è utile per dissipare l'agitazione, il calore che la gioia instaura dentro di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con il canto invece, c'è un'implicazione di trasformazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cantando si accetta quello che si sta vivendo, anche se è dolore. Altrimenti non lo si potrebbe cantare, dato che il canto è un tentativo di celebrare, di amplificare, di diffondere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Chi usa l'urlo, spesso lo fa per alleggerirsi, perchè sente il bisogno di far uscire il peso dei problemi, ha bisogno di liberarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però, se chi urla non capisce la ragione per cui si è trovato in quella specifica situazione, egli avrà sempre il bisogno di urlare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L'urlo è improvviso, non ha regole necessita di sforzo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il canto è diverso: innalza le emozioni, dà dignità a qualsiasi cosa noi sentiamo dentro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Esso sollecita il corpo in più modi. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;">La voce risuona nella testa, sulla faccia e si propaga nel resto del corpo. Tutte queste vibrazioni contribuiscono ad eccitare particolari ghiandole, le quali producono ormoni che favoriscono il benessere della persona, aiutano a percepire serenità e gioia.</span><br />
<span style="widows: 136;"><span style="font-family: inherit;">Quando si canta, lo
si fa con tutto il corpo, l’emissione di fiato attraverso le corde
vocali fa vibrare le ossa, i tessuti, la pelle. Con l’espressione
vocale si mettono in correlazione le emozioni provate con i muscoli,
con la postura, con le espressioni del viso, con lo sguardo. E queste
emozioni vengono alla ribalta, emergono inconsapevolmente, e la voce
diventa veicolo inconscio di comunicazione interiore.</span></span><br />
<span style="widows: 136;"><span style="font-family: inherit;">Urlare e cantare
hanno una cosa in comune: fermano il pensiero, mettono a tacere la
mente, creano silenzio nella testa. Un silenzio che fa molto bene. </span></span><br />
<span style="widows: 136;"><span style="font-family: inherit;">Siamo abituati a mettere la testa davanti a tutto, la razionalità
predomina molte volte su emozioni, desideri e bisogni naturali. Farla
tacere ogni tanto permette di andare oltre quei limiti che essa ci
impone, di essere più in contatto con il resto di noi, e sentirci
appagati, felici e liberi.</span></span><br />
<br />
<br /></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-22843884468628333712014-10-06T16:34:00.000+02:002014-10-06T16:36:02.480+02:00Piedi tra fobia e feticcio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheA15gKqmzcx0fi2REvwYXrvpflcSAL81KAnA-UFWGZv0DwzrrxoR0PMvu8_zzPkslV3Jjenwi8P51kRGwCrb7R3k6RWy81kfjJ0i6kNi_MUkH_4UVsVvXHF7UOiYYhL5jyoAp_Gj6/s1600/piedi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Piedi tra fobia e feticcio" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheA15gKqmzcx0fi2REvwYXrvpflcSAL81KAnA-UFWGZv0DwzrrxoR0PMvu8_zzPkslV3Jjenwi8P51kRGwCrb7R3k6RWy81kfjJ0i6kNi_MUkH_4UVsVvXHF7UOiYYhL5jyoAp_Gj6/s320/piedi.jpg" height="320" title="Piedi tra fobia e feticcio" width="320" /></a></div>
Cosa vi suscitano i piedi?<br />
<div style="text-align: justify;">
Sono sicura che questa domanda potrebbe avere numerosissime risposte e molto differenti tra loro...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre una buona percentuale direbbe che i piedi sono seducenti, delicati o simpatici, ci sarebbe anche chi li considererebbe “schifosi, disgustosi, antipatici”. </div>
<br />
Una ricerca di Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche, presentata su ADNKRONOS SALUTE descrive un'indagine sugli italiani e i piedi. <br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
“E' il 16% della popolazione a esternare sentimenti negativi sui piedi. <br />
Sulla base delle oltre 1000 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 79 anni, si può anche tracciare una mappa della 'podofobia'. <br />
“Possiamo dire che i giudizi più estremi - spiega Finzi - arrivano dall'Italia ignorante e povera. Ma c'è un dato sorprendente: fra i disgustati ci sono anche i ragazzi di 18-24 anni. Gli stessi che contemporaneamente risultano essere più attenti all'igiene, alla salute e alla bellezza. <br />
Fra loro c'è anche una minoranza che denuncia vero e proprio schifo nei confronti dei piedi”. <br />
<br />
Volendo stilare una classifica delle regioni per sottolineare la profonda frattura che divide l'Italia, spiega ancora Finzi, si potrebbe dire che “le 'podofobe' per eccellenza sono Campania, Basilicata e Calabria. Contro le 'podofile' Triveneto, Emilia Romagna e Toscana”. E' come se esistessero due 'ideal tipi' perfettamente opposti: “La maniaca dei piedi, attenta a ogni minimo dettaglio e innamorata delle estremità del suo partner - dice Finzi - è l'impiegata padovana trentenne e senza figli. Una donna che non andrebbe mai d'accordo con il disoccupato calabrese che, anche solo vedendo un tallone, scapperebbe a gambe levate”. <br />
Anche le casalinghe, ricorda infine il sociologo, esprimono nei confronti dei piedi un favore sopra la media, mentre “i commercianti sono la categoria più ostile”.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma da cosa deriva la fobia del piede?</div>
<div style="text-align: justify;">
In genere le fobie esprimono una difficoltà dell'Io che utilizza un oggetto o una situazione solo come veicolo attraverso cui esprimere il disagio. Ciò significa che il fobico manifesta i propri disagi "interni" spostandoli su oggetti o situazioni esterne nel tentativo di controllarli attraverso l'evitamento o altri meccanismi. In tal modo si ha la possibilità di "razionalizzare" un disagio che altrimenti rimarrebbe a livello inconscio e che potrebbe poi manifestarsi attraverso altri canali. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ed il feticismo del piede?<br />
Alfred Binet, psicologo francese, fu il primo ad usare il termine feticismo e a distinguerlo tra “piccolo” e “grande” considerando quest’ultimo patologico quando “l’adorazione del dettaglio diventa preponderate e sacrifica il rapporto all’altro nella sua totalità”.<br />
Poi intervenne Freud con l’interpretazione che il feticismo del piede fosse la proiezione di un fallo femminile “primitivamente postulato e dolorosamente rimpianto” o che la pulsione di guardare, originariamente diretta sul genitale, cominciando dal basso è stata fermata per strada dal divieto e dalla rimozione e ha preso come feticcio il piede o la scarpa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Camilla Stipa, psicoterapeuta gestaltista e designer di scarpe, parlando di piedi, osserva: <br />
“Si tratta di una parte del corpo complessa e ricca di dettagli: le dita, la forma, lo spessore della pelle, le unghie, la grazia dell’insieme o la disarmonia, l’odore. <br />
Insomma è il vaso che dà importanza al resto della figura: pensiamo ad una bellissimo vestito portato con brutte ciabatte oppure ad un pigiama informe calzato con dei tacchi a spillo rossi. Sul piede si può investire in cura e bellezza: farlo oppure no racconta di noi e del rapporto con una parte solitamente nascosta. <br />
La sua gestualità poi comunica: mosso nervosamente, dondolato seducente, strofinato con intenzione sessuale. Sui piedi poggiamo e camminiamo e, come lo facciamo, indica stati d’ansia, paure, sicurezze”. <br />
Insomma, guardare laggiù, dice Stipa: “è entrare immediatamente in una relazione intima con l’altra persona con il conseguente carico emotivo che comporta”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Sembra solo un piede, ma dentro c’è tutto un mondo. <br />
<br />
</div>
<br />
Fonte: <a href="http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnSalute/2007/05/24/Altro/SALUTE-MALATO-DI-PODOFOBIA-16-ITALIANI-PICCO-AL-SUD_150658.php" target="_blank">www1.adnkronos.com</a> , <br />
Foto: <a href="http://www.cosecuriose.net/moda/piccoli-passi-grandi-piedi" target="_blank">www.cosecuriose.net</a>Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-89548546531241931852014-07-25T00:21:00.000+02:002014-07-25T12:48:27.628+02:00Vivere le emozioni: un dialogo aperto con noi stessi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8bCNIbSeYb4PhnbbFVoHyllZHMAnNMGKOBNWdokdk2m3FH0gG5r5G_7GUn_8ACzX2iDntH-MiKXBfHtlc13eVwQdXslsnlyo_r9zngjzmtfyEsJ4HMzyKOutGbKl3ipWFuoeVdpG_/s1600/IMG_20140713_093246.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Associazione Paradase" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8bCNIbSeYb4PhnbbFVoHyllZHMAnNMGKOBNWdokdk2m3FH0gG5r5G_7GUn_8ACzX2iDntH-MiKXBfHtlc13eVwQdXslsnlyo_r9zngjzmtfyEsJ4HMzyKOutGbKl3ipWFuoeVdpG_/s1600/IMG_20140713_093246.jpg" height="223" title="" width="400" /></a></div>
di Monica Maini<br />
Psicologa Psicoterapeuta<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Qualche mese fa' la mia collega, la dott.ssa Marilena Vettorello, Psicologa Psicoterapeuta, mi ha proposto di partecipare ad un'esperienza singolare organizzata dall' <a href="http://paradase.blogspot.it/"><span style="color: #660000;">Associazione Paradase</span></a> (località Chiappari - Ronco Scrivia GE) che ogni domenica nella bella stagione propone delle escursioni intorno al lago della Busalletta che si caratterizzano per due peculiarità: si cammina passo passo con gli asini e, al termine del pranzo al sacco, stando comodamente seduti sul prato, chi vuole partecipa alla discussione di un tema specifico affrontato da un professionista di svariati ambiti. </span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Motivata da quest'interessante iniziativa, ho proposto come argomento le emozioni, intitolando l' intervento "Vivere le emozioni: un dialogo aperto con noi stessi".</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E' stata una scelta fatta di getto: negli anni, con il mio lavoro ho avuto l'opportunità di capire quanto poco siamo consapevoli di ciò che proviamo e anche poco abituati a dare un nome alle nostre emozioni.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La fase di preparazione del mio discorso è stata lunga: volevo trasmettere quanto di prezioso ho acquisito con gli anni nel modo più autentico possibile...proprio per questo ho deciso di imbastire il discorso partendo dalla mia esperienza personale, dalle riflessioni che mi hanno aiutato a conoscermi meglio e a non aver timore di scoprire parti di me fino a quel momento sconosciute. </span><br />
<span style="font-family: inherit;">Uno tra i primi canali di comunicazione che ho cercato di ascoltare è stato il corpo. E' proprio per questo motivo che ho chiesto a Marilena se aveva voglia di aiutarmi ad esprimere questo concetto. Durante l'inaugurazione del Centro Eliodoro ho provato sulla mia pelle quanto le tecniche di consapevolezza da lei utilizzate fossero un ottimo mezzo per sentirsi, creando un ponte tra mente e corpo. Come sempre accade, Marilena ha accettato con entusiasmo ed è stata lei ad aprire il tema delle emozioni al Paradase. Tutti distesi sul prato senza un ordine preciso seguivano le sue istruzioni. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br /></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La ringrazio moltissimo perché grazie alla sua collaborazione sono riuscita a trovare gli agganci giusti per dare avvio al mio discorso: non solo l' importanza del contatto con il nostro corpo come veicolo di emozioni, ma anche la necessita' di ritagliarsi uno spazio, sia fisico che mentale, nella vita di tutti giorni, dove esplorarsi al fine di conoscersi meglio e operare delle scelte, anche le più semplici, sentite e consapevoli.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Sicuramente il contesto ha favorito il contatto con se stessi e, per quanto riguarda la sottoscritta, mi ha costretto ad ammettere che ero agitata perché di lì a poco avrei dovuto continuare il discorso. Non che non sapessi di essere in ansia, ma tentavi in qualche modo di negarlo o minimizzarlo, espediente fallito appena Marilena ci ha chiesto di mettere una mano sul cuore per sentirne il battito...</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Ecco il mio turno...cerchero' nelle prossime righe di riportare quanto espresso.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La giornata di oggi, il contatto con la natura e con gli asini hanno sicuramente influito positivamente sul nostro stato d'animo, ma noi tutti sappiamo che nella vita di tutti i giorni non è così semplice ricreare questa dimensione: facilmente ci facciamo prendere dal "vortice", dal tempo che incalza, dalla necessità di fare tante cose, incastrare molte attività. Ecco...io credo fermamente che per poter star bene, per poter vivere a contatto con le nostre emozioni, questa è una prima domanda che dobbiamo porci: è davvero una necessario la fretta, il correre di continuo? Oppure è ormai un' abitudine, uno stile di vita che abbiamo acquisito, che mettiamo in atto automaticamente e che, quindi, possiamo decidere in qualche modo di modificare? E' estremamente importante riuscire a ritagliarsi un momento tutto per sé in cui farsi delle domande del tipo:"Ma sto davvero facendo quello che voglio?", "Cosa mi piacerebbe cambiare della mia vita?", "Che cosa vorrei?", "Cosa provo?", "Come mi sento?".</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Com' è ormai risaputo, cefalee, coliti, gastriti, ma anche vertigini, mal di schiena, mal di gambe possono essere malesseri psicosomatici, cioè che si manifestano sul corpo ma che in realtà hanno un' origine psicologica, emotiva. Questo accade perché mente e corpo sono strettamente connessi e tutti i pensieri, i vissuti che non vengono elaborati (a causa di un conflitto, di una paura) vengono evacuati nel corpo, trovano in quest' ultimo una valvola di sfogo, una via di fuga. </span><br />
<span style="font-family: inherit;">Quindi per ridurre i sintomi psicosomatici è necessario acquisire una maggiore conoscenza e consapevolezza di noi stessi e di ciò che proviamo; "masticando" e "digerendo" ciò che ci tormenta anche il corpo ha i suoi benefici.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Eppure c' è la tendenza a non vivere le proprio emozioni, come se palesarle le rendesse pericolose...l'essere umano ha sviluppato una sorta di abitudine a mantenere l' emotività a basso regime in modo da muoversi su un terreno familiare, ricercando la stabilità poiché rassicura, anche se monotona. Possiamo chiamare quest' abitudine meccanismo di difesa: una sorta di protezione che ci formiamo in base alla nostra esperienza di vita e che serve per non sentire l' angoscia, il dolore, per non soffrire. Ognuno di noi è costituito da un set di meccanismi difensivi che ci caratterizzano come esseri unici e irripetibili: spesso abbiamo proprio bisogno di minimizzare, di non sentire ciò che proviamo, distaccarcene per non avvertire una potente sofferenza. E questo non succede solo per le emozioni negative, come per esempio la rabbia e la tristezza. Mi capita di parlare con persone che, per tutta una serie di motivi, non riescono a godersi le emozioni positive, dando luogo a continue e potenti frustrazioni. Ci costruiamo delle maschere per non soffrire ma con cui, allo stesso tempo è faticoso convivere.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Durante i miei 8 anni di professione ho incontrato maggiormente persone che lamentano ansia e attacchi di panico. I miei pazienti mi hanno aiutato a capire come come malesseri siano delle bombe emotive, delle esplosioni emotive: facilmente l'ansia e-o l' attacco di panico si scatenano quando è forte la tendenza a reprimere i propri istinti,ad operare un controllo sulla propria espressione pulsionale che fuoriesce tutta in un colpo durante queste crisi.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per tutti questi motivi, quando qualcuno viene da me lamentando questi episodi, è facile che risponda che se ciò accade è perché il nostro corpo ci sta comunicando qualcosa di importante, che forse lo star male, per quanto fastidioso, è una spia che indica che dobbiamo cambiare qualcosa.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Il discorso sarebbe ancora molto lungo: è importante che ognuno consideri la propria storia personale per comprendere il proprio personalissimo modo di entrare o meno in contatto con se stessi...</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Inoltre, anche le nostre ossessioni, grandi o piccole che siano, così come l'anoressia costituiscono altre modalità per ricacciare indietro le emozioni, per occuparci di altro, per spostare il focus della nostra attenzione...</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mi piacerebbe, a questo punto, che ognuno di voi si prendesse uno spazio per pensare a tutto questo, sperando di essere stata uno spunto di riflessione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ci tengo a dire che per quanto io sappia sia difficile comunicare agli altri a parole ciò che proviamo, vale la pena che ognuno di noi parli con se stesso.<br />Scrivere questo intervento è stato piu' semplice che esporlo a viva voce davanti ad un pubblico...l' emozione a volte gioca brutti scherzi... :-)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per contatti: </span><a href="mailto:maini@ordinepsicologiliguria.it"><span style="font-family: inherit;">maini@ordinepsicologiliguria.it</span></a></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-66131526378170841992014-06-20T16:24:00.000+02:002015-09-05T17:15:35.076+02:00Ridere fa bene al cuore<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCbKoHjEelRRhOtZvJsnVfiNX8Zs8WyE0zQpfh_p2Rpv2WYUPwvu2GlaBJp2HWrBOOq72XarWuT_EY9JwusEiT0nFPPRDNtWJba8X5-LriRq6Bdo8KUziG1JjoIonAxdiYACp402SD/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Ridere fa bene al cuore" border="0" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCbKoHjEelRRhOtZvJsnVfiNX8Zs8WyE0zQpfh_p2Rpv2WYUPwvu2GlaBJp2HWrBOOq72XarWuT_EY9JwusEiT0nFPPRDNtWJba8X5-LriRq6Bdo8KUziG1JjoIonAxdiYACp402SD/s1600/images.jpg" title="Ridere fa bene al cuore" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
In passato sono stata una persona piuttosto pessimista. </div>
<div style="text-align: justify;">
Negli anni ho fatto un buon lavoro su di me, cercando di non vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, non crearmi troppe preoccupazioni, non svalutarmi se le cose non sono andate esattamente come desideravo.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Tale atteggiamento mi creava talmente stress ed ansia, che spesso peggioravo la situazione critica: ho perso buone occasioni, possibilità di fare importanti amicizie, più vedevo la vita in maniera negativa, più rinunciavo a vivere.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, frequentare la scuola di specializzazione in psicoterapia mi ha cambiato. Ho capito chi ero e contro quale mostro avrei dovuto combattere per crescere e migliorare me stessa.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Così ho iniziato a lavorare su di me per ottenere un po' di serenità, e come un mantra, giorno dopo giorno mi ripetevo "vivi il presente, sii te stessa, non giudicarti, sorridi".</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
E a furia di sorridere mi è venuta voglia di ridere. Ed ora sono un genio della sdrammatizzazione. Non mi ferma più nessuno!!!</div>
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<div style="text-align: justify;">
Preoccupazioni??? Aaaahhh ahhh ahhhh ahhhh!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci rido sopra!!</div>
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<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ridere fa proprio bene.</div>
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Riduce gli ormoni dello stress come il cortisolo e stimola il rilascio di betaendorfine, analgesici prodotti dall’organismo.</div>
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Una buona risata si ripercuote per tutto l'organismo e modifica addirittura la chimica del sangue proprio perché ridendo introduciamo più ossigeno nel corpo e portiamo beneficio a tessuti e cervello. Quanto più la risata è spontanea ed esplosiva, tanto più si assiste a una caduta generale della tensione (e quindi dello stress) e all'evidenziarsi di una sensazione liberatoria a livello di tutti gli organi e delle funzioni corporee. </div>
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Ridere mette a tacere la razionalità e libera delle energie che il corpo sfutta per rigenerarsi.</div>
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Genera uno stato di rilassamento, comprimendo il diaframma e favorendo il completo svuotamento dei polmoni, la risata migliora la respirazione e come dicevo, aumenta l'ossigeno nel sangue. Anche questa caratteristica tiene lontano lo <strong> </strong>stress.</div>
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E' proprio importante ridere, non dimentichiamolo. Alleniamoci a farlo.</div>
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Saremo più simpatici, ed anche più belli! Inoltre ridere sviluppa l'intelligenza perché più si è ridanciani, più si è creativi, e ad una maggior creatività si può avere un'elasticità mentale più ampia, utilissima a trovare soluzioni ai problemi della vita.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Dunque, ridere, ve lo consiglio proprio come atteggiamento mentale!</div>
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Esiste una pratica terapeutica che utilizza come strumento l'immenso potere della risata: </div>
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lo yoga della risata.</div>
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Da poco ho seguito un corso ed ho ottenuto il diploma di Leader della risata.</div>
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Il mio maestro, <a href="http://www.yogadellarisata.it/teachere-della-risata/luca-maghernino/" target="_blank"><strong><span style="color: #0b5394;">Luca Maghernino</span></strong></a> , ci ha insegnato molti validi esercizi, i quali, partendo da una risata non spontanea, "finta", portano a sorridere e poi ridere generando benessere nella persona ma anche sintonia nel gruppo.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo yoga della risata consiste nel praticare una serie di esercizi divertenti, fingendo di ridere, per poi lasciarsi andare a reali, sonore risate liberatorie.</div>
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</div>
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Ridere in gruppo è coinvolgente, invoglia a ridere, e ci si sente subito meglio. </div>
<div style="text-align: justify;">
La mente si svuota dai pensieri, il corpo si carica di energie e aumenta il benessere.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
E' una pratica ideata dal dott. Madan Kataria, un medico indiano, il quale ha intuito il grande potere che la risata può avere sia sul nostro corpo che sulla nostra psiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Madan Kataria dice "motion creates emotion", cioè "il movimento crea l'emozione". Ecco perché con semplici gesti simpatici praticati in gruppo si può trarre giovamento, soprattutto praticando questa disciplina con regolarità.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Più sorriderà il nostro corpo, più sorriderà la nostra mente.</div>
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</div>
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Lo yoga della risata mi ha illuminato, userò i suoi giochi per lavorare con i miei pazienti, proverò a praticare per me stessa, e non perderò occasione per raccontare a tutti quanto questa tecnica faccia bene al cuore!!</div>
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Foto: <a href="https://magicaillusione.wordpress.com/tag/sorrisi/" target="_blank">magicaillusione.wordpress.com</a> </div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-16429308217300536522014-06-16T13:12:00.000+02:002016-12-21T13:16:42.821+01:00Psicoricette: camomilla per dimagrire<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVviYFMWeJSgvbwkEH4x1jwD3oihsjs6Ol6TeT0t2DA3aXo3RWNvcNWk-UD_qXdpYyAMzn6cAsp04vRU1GjTWZ-sgLlBhjy-pZxJAxzGJTaCGLuADwShUxos6ZgJySRnzCrae4ZGaQ/s1600/DSCN0152.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Camomilla per dimagrire" border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVviYFMWeJSgvbwkEH4x1jwD3oihsjs6Ol6TeT0t2DA3aXo3RWNvcNWk-UD_qXdpYyAMzn6cAsp04vRU1GjTWZ-sgLlBhjy-pZxJAxzGJTaCGLuADwShUxos6ZgJySRnzCrae4ZGaQ/s1600/DSCN0152.JPG" title="Psicoricette: camomilla per dimagrire" width="400" /></a></div>
Scrivo il seguente articolo perché in realtà voglio sfoggiare questa bellissima foto che ho scattato a Mede, cittadina di campagna da cui provengo.<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo periodo non è difficile trovare la camomilla, nei campi incolti oppure lungo le rive dei campi di grano.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ero piccola mi divertivo a raccoglierla per poi essicarla ed usarla come tisana.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Di recente, studiandone le proprietà, ho scoperto che essa può aiutare a perdere peso.</div>
<div style="text-align: justify;">
La camomilla infatti, contiene diverse sostanze tra
cui degli stimolanti, diuretici, catartici e soppressori dell'appetito. </div>
<div style="text-align: justify;">
Insieme, essi promuovono un senso di
pienezza, che può aiutare a mangiare di meno.
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Catartico significa che questa sostanza aiuta il corpo
a sbarazzarsi dei rifiuti attraverso movimenti intestinali, e che può aiutare
a contribuire alla perdita di peso attraverso la promozione di una corretta
digestione. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Pensate anche al fatto che la camomilla è ottima per calmare i nervi, il che la rende ancora più preziosa, dato che la gente spesso mangia cibo spazzatura quando
è stressata.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma veniamo al motivo per cui ho scelto di categorizzare queste ricette come "psicoricette".</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come sappiamo, colori e aromi possono avere particolari influenze sul nostro cervello e sul nostro corpo, come ad esempio calmare, eccitare, favorire la produzione di certi ormoni, sollecitare i nostri punti energetici, portare alla memoria ricordi, ecc...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il fiore della camomilla emana un profumo molto dolce, capace di rilassare e donare pace. Quando il nostro cervello percepirà questo profumo, tenderà a rallentare i pensieri, avrà una vaga sensazione di sicurezza e di conseguenza si attenuerà la fame nervosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
A molti di noi risulterà poi facile associare l'aroma della camomilla a quando si era piccoli, periodo in cui eravamo curati in tutto e per tutto, ci ricorderemo delle coccole della mamma o dei nostri cari e ci potremo sentire appagati, confortati. Questa sensazione favorirà un senso di sazietà.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il colore giallo del fiore, mescolato poi agli alimenti, darà un senso di delicata allegria. Non si tratta di un giallo intenso come quello del peperone ad esempio, ma è una tonalità fine, che metterà allegria senza stimolare troppo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il giallo inoltre, nella cromoterapia, agisce positivamente sull’attività del fegato e dell’apparato digerente.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco a voi il mio menù dietetico:</div>
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</div>
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<u><strong>Frittata di rose e camomilla</strong></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><u></u></strong><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In una terrina sbattere 4 uova e aggiungere una manciata dei petali di rosa e di fiori di camomilla precedentemente lavati, sale e pepe; versare il composto in un contenitore da forno ed infornare.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><strong>Succo di carota e camomilla (protegge lo stomaco)</strong></u></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Ingredienti:</u> </div>
<div style="text-align: justify;">
3 carote; alcune foglie di lattuga; una tazza di camomilla fredda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Preparazione:</u></div>
<div style="text-align: justify;">
Pelate le carote, tagliatele a pezzetti e mettetele dentro al frullatore. Aggiungete alcune foglie di lattuga e la tazza di camomilla. Frullate tutti gli ingredienti, mescolate bene e filtrate fino a estrarre tutto il succo possibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><u></u></strong><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><u>Infuso di camomilla e anice (rilassante e anti gas)</u></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Ingredienti:</u> </div>
<div style="text-align: justify;">
1 litro d’acqua, 1 cucchiaio e mezzo di fiori di camomilla, 1 cucchiaio e mezzo di semi di anice</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Preparazione:</u></div>
<div style="text-align: justify;">
Metti il litro d’acqua a ebollizione e, appena inizia a bollire spegni il fuoco. Aggiungi la camomilla e l’anice in una brocca o teiera. Lascia riposare cinque minuti e filtra.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-75062680870869548112014-04-13T01:38:00.001+02:002014-04-13T01:38:29.133+02:00La meditazione della montagna<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPkLRbZyuaawMKc_X-pgeUFjMOoMjUbbvN0DG2jy8wgBlYyJG07p191Z5o6LwOcIxkuUn6_qQ6I4BI76dONuEnfcMQ7R5-N70vcPesaahspNkppjx4wBYyy0AzuaFoQjSm4SHvin5s/s1600/Pasqua+Avise(5).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPkLRbZyuaawMKc_X-pgeUFjMOoMjUbbvN0DG2jy8wgBlYyJG07p191Z5o6LwOcIxkuUn6_qQ6I4BI76dONuEnfcMQ7R5-N70vcPesaahspNkppjx4wBYyy0AzuaFoQjSm4SHvin5s/s1600/Pasqua+Avise(5).JPG" height="300" width="400" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Panorama da Avise, Valle d'Aosta 2011</span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ho da poco frequentato un corso di Mindfulness.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non è stato facile per me che sono molto pratica, non riesco a stare ferma per troppo tempo, ed i miei pensieri fluiscono abbastanza velocemente, a volte troppo, creandomi talvolta un certo disturbo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La meditazione Mindfulness consiste infatti nel prestare attenzione al momento presente, alla propria esperienza, in un stato di autentica calma non reattiva. <br /><br />Kabat-Zinn suggerisce che il modo più facile ed efficace per iniziare la pratica di meditazione (qualsiasi pratica di meditazione) è quello di osservare il respiro, concentrare su di esso la nostra attenzione e vedere che cosa succede mentre cerchiamo di conservarla. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L’idea fondamentale è mantenere la consapevolezza delle sensazioni che accompagnano il respiro in quel particolare punto del corpo (narici, gola, petto...), momento dopo momento. <br />In questo modo, si allena la mente ad essere più stabile e meno reattiva, e nello stesso tempo si impara ad accettare e coltivare ogni istante così come viene, accrescendo la propria capacità naturale di concentrazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span><a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Troppe volte, nella pratica, mi sono ritrovata con la mente altrove. Il mio pensiero vaga moltissimo, ed ogni volta, e di volta in volta sempre di più ho imparato semplicemente a prendere nota della mia divagazione, non giudicare, e tornare alla concentrazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ho tratto un discreto giovamento da questa pratica, principalmente grazie all'allenamento quasi quotidiano a non giudicarmi, non criticarmi, che ha lentamente portato un po' di pace nelle mie giornate, meno ansia, anche ringraziando il fatto che la pratica mi ha aiutato a rallentare un tantino il flusso dei pensieri, permettendo di concentrarmi un po' di più sul presente, sulla realtà che mi circonda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La pratica che più apprezzo, è la meditazione della montagna.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dal libro di Kabatt Zinn, ideatore della Mindfulness, dal titolo "Dovunque tu vada ci sei già":</span></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
</i><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<span style="color: #990000; font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Rispetto
alla meditazione, le montagne hanno molto da insegnare, quale
archetipi significativi in tutte le culture. Le montagne sono luoghi
sacri e l'umanità vi ha sempre cercato guida spirituale e
rinnovamento.
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Le
montagne comunicano un senso di sacralità e personificano timore e
armonia, asprezza e maestà. </strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Elevate sopra il resto del mondo, la
loro stessa presenza attira e incombe.
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>La
loro natura è primigenia. Dura come la roccia, solida come la
roccia. </strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Le
montagne sono luoghi di visioni, dove è possibile commisurare la
scala panoramica del mondo naturale e la sua commistione con le
fragili ma tenaci radici della vita. Nella storia e preistoria
dell'umanità hanno svolto funzioni chiave. Fra i popoli tradizionali
erano e sono ancora madre, padre, guardiano, protettore, alleato.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<strong><span style="color: black;"></span></strong> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Nella
pratica meditativa, talvolta può risultare utile « prendere a
prestito ›› queste meravigliose qualità esemplari delle montagne
e utilizzarle per spronare i nostri propositi e la decisione di
compenetrarsi nel momento con semplicità e purezza primordiali.
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>L'immagine
della montagna fissata nell'occhio della mente e nel corpo può
ricordare innanzitutto perché si è in seduta meditativa e cosa
significa, volta che prendiamo posto, immergersi nel regno del
non-agire. </strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<strong><span style="color: black;"></span></strong> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Le
montagne sono l'emblematica quintessenza di presenza e
imperturbabilità costanti.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>La
meditazione della montagna può essere effettuata nel modo che segue
e </strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>modificata in conformità alla vostra immagine personale della montagna e del suo significato.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
</div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>La
posizione non è importante, ma la trovo più che mai efficace quando
sono seduto a gambe incrociate in modo che il mio corpo assomiglia e
si sente maggiormente simile a una montagna, interiormente ed
esternamente. Trovarsi sopra o in vista di una montagna aiuta ma non
è necessario. La fonte dell'energia è l'immagine interiore.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Immaginate
la più bella montagna che conoscete o vi è nota, la cui forma vi
ispiri personalmente.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Mentre
vi concentrate per vederla o sentirla con l'occhio della mente,
considerate la sua forma, la vetta elevata, la base radicata nella
crosta terrestre, i versanti ripidi o dolcemente digradanti.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Notate
anche quanto è massiccia, immobile, bella sia vista da lontano che
in prossimità - di una bellezza contraddistinta dal profilo della
sua forma e contemporaneamente impersonante qualità universali
«montane» che trascendono la particolarità di costituzione e
forma.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Forse
la vostra montagna ha la cima innevata e boschi alle quote più
basse; forse presenta una cima svettante o una serie di crinali
oppure un ampio altopiano. Quale che sia la sua apparenza, sedete e
respirate con l'immagine della montagna, osservandola, notando le sue
caratteristiche.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Quando
vi sentite pronti, provate ad assimilarla dentro di voi, in modo che
il vostro corpo e il monte fisso nell'occhio della mente siano una
cosa sola. Il vostro capo diventa la vetta, le braccia e le spalle i
versanti, le natiche e le gambe che poggiano sul cuscino collocato
sul pavimento o sulla sedia sono la base della montagna. Percepite
nel corpo il senso di elevazione della montagna, e nel profondo della
colonna vertebrale l'asse su cui si erge. Trasformatevi in una
montagna che respira, incontrollabili nella vostra immobilità, nella
pienezza dell'essere, al di là di parole e pensieri, una presenza
incentrata, radicata, impassibile.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Ora,
come sapete perfettamente, per tutta la giornata, mentre il sole
compie il suo percorso nel cielo, il monte semplicemente resta fermo,
ma luce, ombra e colori mutano virtualmente ogni momento nella sua
adamantina immobilità. Persino l'occhio non esercitato può notare i
cambiamenti avvenuti di ora in ora........</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>….mentre
la luce cambia, la notte segue il giorno e viceversa, la montagna
resta immota, limitandosi a essere se stessa. Cosi rimane mentre
ciascuna stagione sfocia nella successiva e il tempo meteorologico
varia da un momento all'altro, da un giorno all'altro. Un'immobilità
che contiene tutti i cambiamenti.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>In
estate non vi è più neve sui monti, eccetto forse alle quote più
alte o negli anfratti protetti dal calore del sole. In autunno la
montagna può dispiegare una copertura di brillanti e fiammeggianti
cromatismi e in inverno una coltre di neve e ghiaccio. In qualsiasi
stagione può trovarsi avvolta da nubi o nebbia o frustata da pioggia
gelida. I turisti venuti per visitarla rimangono delusi se non è
possibile vederla chiaramente, ma essa rimane indifferente - visibile
o meno, con il sole o le nuvole, arsa o ghiacciata, semplicemente
siede, fedele a se stessa. Talvolta tormente o bufere imperversano
attorno alle sue cime, oppure è sferzata da venti di forza
inimmaginabile, ma è sempre la stessa.
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Arriva
la primavera, gli uccelli tornano a cantare fra gli alberi, le foglie
rispuntano sui rami che le avevano lasciate cadere, i fiori sbocciano
negli alpeggi e sui versanti, i torrenti ribollono d'acqua mentre le
nevi si sciolgono. E intanto la montagna continua a rimanere</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;">seduta,
impassibile alle offese del clima, a ciò che accade sulla
superficie, al mondo delle </span><span style="font-family: inherit;">apparenze.</span></span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Mentre
sediamo con questa immagine nella nostra mente, possiamo incorporare
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>le stesse </strong></span><span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>incrollabili
caratteristiche di immobilità e radicamento di fronte a qualsiasi
cambiamento che avviene nella nostra vita ogni secondo, ogni ora,
ogni anno. Nella vita e nella pratica meditativa sperimentiamo
costantemente la natura mutevole della mente, del corpo e del mondo
esterno.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Siamo
soggetti a periodi di luce e oscurità, di colori vivaci e di scialba
monotonia, a bufere di violenza e intensità variabili provenienti
sia dal mondo esterno sia dal nostro essere più riposto.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Flagellati
da forti venti, dal freddo e dalla pioggia, sopportiamo periodi di
oscurità e sofferenze e godiamo momenti di gioia ed entusiasmo.
Persino il nostro aspetto varia costantemente, come quello della
montagna, subendo propri mutamenti climatici e intemperie.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Trasformandoci
in una montagna nella nostra meditazione possiamo penetrare nella sua
forza e stabilità e farle nostre, usando le sue energie a sostegno
dei nostri sforzi intesi ad affrontare ogni momento con
consapevolezza, equanimità e chiarezza. Questo potrebbe aiutarci a
comprendere che i pensieri, i sentimenti le preoccupazioni, le bufere
emotive e le crisi, qualsiasi cosa ci accada, hanno molta somiglianza
con le intemperie che la montagna stessa deve subire. Noi siamo
portati a considerarle come accidentalità personali, ma le loro
caratteristiche più salienti sono impersonali. Le intemperie della
nostra vita non possono essere ignorate o negate, bensì affrontate,
accolte, sentite, comprese per quello che sono e tenute sotto attenta
osservazione, dato che potrebbero esserci fatali.
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>
</strong></span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong>Considerandole
in questo modo, prenderemo coscienza di un silenzio, di una
tranquillità e una saggezza più profondi e incrollabili di quanto
avremmo mai creduto possibile, tali da non lasciarsi sopraffare
neppure dalle tempeste. Se saremo capaci di ascoltarle, le montagne
ci insegneranno tutto questo.</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="color: black;">
</span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><strong><span style="color: black;">
</span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="color: black;">
</span></strong></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<strong><span style="color: black;"></span></strong> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: inherit;"><strong></strong></span> </div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-25384056520012190052014-03-22T23:26:00.000+01:002014-04-13T01:40:13.820+02:00Psicologia e abbigliamento <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3OoksXwPpS80h2wjmGmriTyW5ZE3KfKgyUUW0R_YC5BUTozcPvFETjxP8zfwgW8loDpdMZ1hV3mEu4M1xzLiNY_yNp3HYCqDh4hzMbBRY-kWSN8T4mmQe2gHR2WEBDQKCWYheZiZM/s1600/240645_184415458277303_129953243723525_567589_7292251_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3OoksXwPpS80h2wjmGmriTyW5ZE3KfKgyUUW0R_YC5BUTozcPvFETjxP8zfwgW8loDpdMZ1hV3mEu4M1xzLiNY_yNp3HYCqDh4hzMbBRY-kWSN8T4mmQe2gHR2WEBDQKCWYheZiZM/s1600/240645_184415458277303_129953243723525_567589_7292251_o.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Giornata piovosa più solitudine uguale trovarsi qualcosa da fare in casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa?? Riordinare l'armadio!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Decine di maglioni, camicie, gonne ecc...e non ho mai niente da mettermi...questa cosa mi fa pensare...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non sono mai contenta del mio abbigliamento? Perché spesso e volentieri perdo un sacco di tempo davanti all'armadio aperto a chiedermi cosa indossare? Capita anche a voi?</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
La risposta a questa domanda sta nel fatto che l'abbigliamento manifesta la nostra personalità, rispecchia il nostro stato d'animo del momento, comunica molte cose di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Perciò, nell'attimo in cui bisogna vestirsi, entrano in gioco diverse variabili riassumibili nella domanda "cosa voglio dire o non dire di me con il mio abbigliamento"? </div>
<div style="text-align: justify;">
A volte si hanno le idee chiare, altre volte un po' meno....</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Ogni giorno, con l'abbigliamento, esponiamo noi stessi al mondo secondo un progetto, anche se non
necessariamente conscio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Attraverso l’abbigliamento costruiamo messaggi inducendo gli
altri ad interpretarli.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni parte del corpo può divenire materia espressiva:
coprendola, scoprendola, associandola ad oggetti, trasformandola.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Attraverso l'abbigliamento passano diverse tematiche: i valori, il senso del potere, lo status sociale, aspetti del carattere, lo stato d'animo ecc....</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
Per esempio, uno studio della
dottoressa Karen Pine dell’università di Hertfordshire rivela che
la scelta degli abiti nell'armadio è condizionata dal nostro stato d’animo.<br />
Lo
studio ha previsto la somministrazione di un questionario in cui
veniva chiesto a 100 donne cosa indossassero quando non si sentivano
perfettamente in forma: il capo maggiormente scelto in questa
occasione è il jeans, pratico e semplice, mentre il proprio capo preferito viene indossato quando ci si sente in buono
stato psicofisico e si comincia la giornata in maniera
fiduciosa.</div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
Abbigliamento e umore sono dunque correlati. Più ci si
sente bene più si cura la propria immagine, si sta meglio con
gli altri e si indossano capi che aumentano la sicurezza in se stessi. </div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
</div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
In
linea teorica si instaura anche un circolo virtuoso: una
proporzionalità diretta tra lo "star bene" ed il "sentirsi
ancora meglio" indossando abiti che piacciono.<br />
Viceversa la
scelta di un abbigliamento più confortevole e pratico può essere
indice di trascuratezza e qui può instaurarsi un circolo
vizioso: più non mi sento a mio agio, più mi metto nelle condizioni
di apparire goffa e limitare, di conseguenza, i contatti sociali.</div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
In
definitiva: se mi sento bene
voglio apparire più gradevole ed entrare in relazione con gli altri
più facilmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il legame tra la psicologia e l'abbigliamento è fortissimo<strong>.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Un altro spetto che mi affascina è legato al riconoscere che l'abbigliamento rispecchia la nostra personalità.</div>
<div style="text-align: justify;">
In rete ho trovato questo modo di categorizzare lo stile che adottiamo nel vestire che po' mi fa sorridere, ma in qualche modo credo ci sia del vero in questo schema così limitato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo copio tagliando qualche pezzo qua e là:</div>
<div style="text-align: justify;">
<b></b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<em>" Ci sono quattro
tipi di personalità base che si potrebbero illustrare in questo
modo:</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>
<br />1) Il conformista,
che è generalmente introverso, ma emotivamente stabile. (direi che è il posto del fighetto senza inventiva, la persona che segue le mode passivamente e si metterebbe in testa anche una coda di mucca se fosse "trendy").<br />2) Il
leader, che è a metà strada tra l'introverso e l'estroverso ed
è emotivamente stabile (elegante classico).<br />3) Il creativo di successo, che è
estroverso e a metà strada tra lo stabile e l'instabile<br />4)
L'artista tormentato (il ribelle, il dandy, l'alternativo) che oscilla tra umore
malinconico e collerico ed è a metà strada tra introverso ed
estroverso, e che a volte è nevrotico e può subire una
emarginazione, oppure compiere atti inconsulti, pensiamo a Van Gogh,
per fare uno degli esempi più noti ed eclatanti.<br />....in genere sono le
personalità 3) e 4) quelle che tendono a vestirsi in maniera
creativa e originale, mentre le personalità 1) e 2) sono
esteticamente meno creative".</em><br />
<br />
Io mi sento a cavallo tra il 3 e il 4 con vaghi picchi di 1.....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: <a href="http://voxcalantisindeserto.blogspot.it/2012/09/abbigliamento-psicologia-e-personalita.html" target="_blank">voxcalantisindeserto.blogspot.it</a> , <a href="http://www.salutepsicologica.com/" target="_blank">www.salutepsicologica.com</a> , <a href="http://gestaltgtk.blogspot.it/2012/09/psicologia-del-vestire.html" target="_blank">gestaltgtk.blogspot.it</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Foto: <a href="http://www.caracasmood.com/" target="_blank">www.caracasmood.com</a> </div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-12240237868632112072014-03-16T17:01:00.000+01:002014-04-04T09:25:41.597+02:00Rilassiamoci e meditiamo col birdwatching<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX0IEjyh5DnaETmHAOjnjDfxBRuTbxRMXipRCGHlH-1jyPhEUzOfomDBbaf_ra_bDT0iM5DXuJOxvOGIjmbQunZp-XsMVc0ZDjezpJu6x6H66GmLw8MAQ-PTEbMGjY3mmsCeW6Hydn/s1600/biancone.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPLFbtDIQjS1-FCdaisY2VJUqmob6rVpU17mqWpSn1onqwHglQW45kGebg_v-WHX0uvlH1zrLus5nJSMf9OtRzli926MIVr0QEPfV95XffziNVnz6RzhmAVWrnQP8b7R5r2Zpz7Q9j/s1600/Biancone.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPLFbtDIQjS1-FCdaisY2VJUqmob6rVpU17mqWpSn1onqwHglQW45kGebg_v-WHX0uvlH1zrLus5nJSMf9OtRzli926MIVr0QEPfV95XffziNVnz6RzhmAVWrnQP8b7R5r2Zpz7Q9j/s1600/Biancone.jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Il Biancone è un rapace
migratore che sverna in Africa o India e torna in Europa con l’arrivo della
primavera.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">E proprio in questo periodo, in Liguria, abbiamo la possibilità di osservare il passaggio di questo
bellissimo uccello attraverso i nostri cieli.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Da qualche anno, l'associazione
Genovese “ROL” (Rete osservatori Liguri), organizza il censimento dei </span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span><br />
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">bianconi che passano sui nostri cieli, sia in primavera che in autunno. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Quest'anno, il censimento di primavera, si svolge
dal 10 al 26 marzo sulle alture di Voltri presso Costa Fagaglia.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Venerdì ho partecipato
all'osservazione. In tutta la giornata abbiamo avvistato più di 100
bianconi.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Entusiasmante!</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Fare birdwatching è molto
rilassante, è un ottimo rimedio contro la depressione le tensioni.
</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<a name='more'></a><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Passeggiare tra i boschi
osservando i particolari, la mattina presto, quando più intensi sono
i profumi della natura e i canti degli uccelli, è una cura preziosa
per la nostra anima.
</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Essere circondati da buoni colori,
prevalentemente verde e azzurro, quelli indicati come rilassanti
dalla cromoterapia, può fare molto bene alla nostra salute mentale.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">All'aria aperta scarichiamo
l'elettricità statica accumulata negli ambienti artificiali, non
siamo esposti a rumori artificiali che stridono con la nostra
naturale essenza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-size: large;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-size: large;">Osservare gli uccelli immersi nella natura è anche un richiamo alla propria interiorità: ogni stimolo ci suggerisce la possibilità di contattare ricordi e sensazioni, aumentando la nostra consapevolezza.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Birdwatching è anche emozioni
forti.
</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Sono quelle che si provano
standosene soli, in un grande spazio naturale, in silenzio, godendo
dell'aria fresca, del calore del sole, del fischio degli uccelli o
dei suoni della natura.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Oppure quando un animale
selvatico esce all’improvviso e ci sfreccia davanti
inaspettatamente. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Osservare animali rari e sapere che in pochi hanno
avuto la fortuna di scorgerli e magari fotografarli, sentire che
quello che si sta vivendo è un momento speciale.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Birdwatching è anche
un allenamento che affina la vista, l'udito e sveltisce i riflessi.</span></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Così anche nella vita
quotidiana ci si abitua ad individuare particolari che altrimenti ci
sfuggirebbero, forse recuperando un pò di quelle capacità istintive
proprie dei selvatici e oggi scarsamente esercitate.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-size: large;"></span> </div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-size: large;">Provateci! Basta del tempo libero e un binocolo. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="widows: 136;">
<span style="font-size: large;">Buona osservazione!</span><br />
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;">Foto scattata venerdì 14/03/2014 da Marcello Bottero, responsabile dell'associazione "ROL".</span></div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-32759960511801605352014-03-11T13:46:00.000+01:002014-03-11T13:46:40.953+01:00...aria di primavera...voglia di cambiamento...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwTp7xFZ2oUoxS28uM7B7_fh12qamhQKbdGWqRw1_Kd-U2Dk7SZvtc53QQ8LjcHQbAangLqlCcVWVsE1a_FRX4dwcOk4U9TOeYOiQM773GdtAZwpj_ZKplt-JCyhWcsj1FQ7ZcnN0E/s1600/PRIMAVERA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwTp7xFZ2oUoxS28uM7B7_fh12qamhQKbdGWqRw1_Kd-U2Dk7SZvtc53QQ8LjcHQbAangLqlCcVWVsE1a_FRX4dwcOk4U9TOeYOiQM773GdtAZwpj_ZKplt-JCyhWcsj1FQ7ZcnN0E/s1600/PRIMAVERA.jpg" height="400" width="298" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La primavera è la stagione della rinascita, porta con sé speranza, dona serenità con il suo tepore, i suoi odori e colori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Muove energie dentro di noi, promuove un ricambio di pensieri, grazie alla luce del sole che ci porta ad essere più positivi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci invoglia a muoverci, uscire di casa, incontrare persone e fare cose.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Essa ispira libertà.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
E' così eccitante sentire la vita che ti scorre dentro, luminosa e impetuosa nella sua voglia di innalzarti!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo non tutti riescono a godere dei benefici della primavera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le persone più ansiose per esempio non amano i cambiamenti repentini, e le giornate che si allungano, il freddo che lentamente svanisce, il grigio che lascia spazio ai colori vivaci, possono innescare dentro alcuni di noi un sistema di allarme potente che manda in tilt l'organismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Le persone sole, che conducono una vita di insoddisfazioni, abituate a vivere in uno stato di depressione, con l'arrivo della bella stagione aumentano la consapevolezza del proprio stato, aumentando così il proprio malessere dovuto ad un'incapacità di uscire dalla propria situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal “Feng Shui”, un consiglio concreto che possiamo mettere in pratica per aiutare noi stessi. Consiglio che potrà servire sia a chi non riesce a giovare degli effetti benefici della primavera, sia a chi già si sente frizzante ed energico, ma rischia di confondersi in mezzo a tanto impeto di fare, di cambiare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Pensiamo alla nostra casa, facciamo ordine, eliminiamo ciò che è inutile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà un vero e proprio esercizio che ci aiuterà a dare un nuovo assetto alla nostra vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<!--Ad Injection:top--> </div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="float: right; margin-bottom: 2px; margin-left: 5px; margin-top: 2px; padding-bottom: 2px; padding-top: 2px;">
<!-- ARTICOLO 468X60 -->
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il disordine aumenta quando l’energia ristagna e, allo stesso modo, l’energia interrompe il suo flusso quando le cianfrusaglie si accumulano. Gli oggetti superflui che occupano il nostro spazio sono il primo sintomo di quanto sta accadendo nelle nostre vite e, con il passare del tempo, diventano parte del problema stesso, perchè più roba accumuliamo, più l’energia si blocca.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’ambiente riflette la personalità: una bassa autostima si rispecchia in una casa trascurata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre riordiniamo esteriormente l’ambiente in cui viviamo, avvengono trasformazioni corrispondenti anche dentro di noi, quindi se trasformiamo la nostra casa, cambiamo anche le possibilità della nostra vita!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Le cose che amiamo e usiamo contengono una forza vibrante e gioiosa che permette all’energia presente nello spazio di fluire attorno ad esse e al loro interno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al contrario, le cose che trascuriamo e che giacciono dimenticate in un angolo della casa, quelle che non amiamo e non usiamo, costringono l’energia a rallentare il suo flusso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Liberiamoci degli oggetti inutili e di poco conto, ci sentiremo più leggeri nel corpo, nella mente e nello spirito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<!--Ad Injection:random--><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ammassiamo oggetti e siamo disordinati, perdiamo dello spazio in casa. Quando l’ambiente è colmo di oggetti, la casa comincia a non respirare più. Il nostro stesso respiro diventa teso e superficiale, e ci sentiamo oppressi in tutto ciò che facciamo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Facciamo spazio, saremo sorpresi dalla sensazione di benessere che ne seguirà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli oggetti inutili hanno un pessimo influsso su di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci rendono stanchi e letargici, ci ancorano al passato. Quando l’ambiente a nostra disposizione è pieno di cianfrusaglie, non rimane spazio per niente di nuovo.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
I pensieri tendono ad indugiare sul passato, siamo inclini a guardarci indietro piuttosto che guardare avanti, magari biasimando il passato per la nostra situazione attuale, non assumendoci la responsabilità di creare un futuro migliore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Liberarci dagli oggetti inutili e dimenticati ci permette di cominciare ad affrontare i problemi e di proseguire con slancio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Gli oggetti accumulati congestionano il corpo e possono influire sul peso corporeo: non cerchiamo di controllare tutto, lasciamo andare. A volte accumulare è un modo per difenderci da alcune sensazioni, emozioni difficili da affrontare. Perciò creiamo una corazza (di grasso!!) attorno a noi e fuori di noi. Il senso di protezione che possiamo avere dalle nostre cose è solo un’illusione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Proviamo ad alleggerire la nostra casa, curare maggiormente l’ambiente che ci circonda ci indurrà a prendersi cura anche di noi stessi. E con più spazio in casa ci sentiremo più liberi ed energici.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Forza dunque, cominciamo a fare spazio e ordine senza nella nostra casa senza dimenticare di sistemare neanche un angolino: pariamo dall’ingresso, controlliamo gli spazi dietro le porte ed i corridoi, il salotto, il soggiorno, il tinello, la cucina, il bagno e la camera da letto senza dimenticare il guardaroba e sotto il letto…</div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: “Via la polvere da casa e dalla mente” di K.Kingston</div>
<div style="text-align: justify;">
Foto: <a href="http://www.art.co.uk/products/p10225164-sa-i1161993/flowers-and-butterflies.htm" target="_blank">www.art.co.uk</a></div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-51633956378891078132014-02-25T00:14:00.000+01:002014-02-28T21:35:33.444+01:003 Psicoterapeute inaugurano il Centro Eliodoro a Genova<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/e-EVRtl2jkw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Ecco! Ci siamo, siamo partite!!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Ci sono voluti mesi, abbiamo risolto un sacco di problemi, speso qualche soldino, faticato un pochettino....ma alla fine....</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">è nato il "Centro Eliodoro. Psicologia, benessere, cultura".</span></div>
<span style="font-family: Segoe Print;"><span style="color: black; font-family: Segoe Print;">
</span></span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Segoe Print;"><span style="font-family: Segoe Print;"><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">L'idea di questo spazio nasce dal desiderio di contribuire allo sviluppo delle potenzialità dell'essere umano e dall'intento di promuovere la psicologia intesa sia come percorso di cura, che di ben-essere, coinvolgendo l'essere umano nella sua interezza.</span></span></span></div>
<span style="font-family: Segoe Print;"><span style="font-family: Segoe Print;"><span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">
Il centro è un luogo di crescita in cui si integrano le diverse dimensioni dell'essere umano: corpo, energia, mente e anima</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">
attraverso la cura, il benessere e la cultura.</span><br />
<a name='more'></a><br />
</div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">
</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">L'Eliodoro, ''dono del Sole'', è simbolo di felicità e amore. </span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Anticamente considerato la pietra degli uomini di scienza interessati </span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">alla ricerca.</span></span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">
Questo minerale contribuirebbe all’attività intellettuale, garantendo l'armonia e la pace.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"></span><span style="color: black;"> </span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Molti sono i progetti in cantiere, alcuni già attivi come per esempio l'ormai storico "Laboratorio per la gestione dell'ansia".</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Appuntamento fisso con il cineaperitivo, ogni ultimo venerdì del mese: gustiamo un ottimo aperitivo, guardiamo insieme un film e discutiamo con la psicologa.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Mostre d'arte ogni mese. Attualmente, venendoci a trovare, potrete osservare le particolari opere dell'artista Genovese Luca Bilamour.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">E poi ancora il gruppo di consapevolezza del mercoledì, e da settembre proporremo serate di meditazione in cui sperimentare varie tecniche, dalla meditazione camminata alla cantata, dall'accompagnamento delle campane tibetane, al tamburo del mare.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Non dimentichiamo le attività per i bambini e gli adolescenti: gruppi di lavoro sull'ansia, laboratori espressivi, il corso di fotografia.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"></span><span style="color: black;"> </span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Il tutto proposto a tariffe "sociali".</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"></span><span style="color: black;"> </span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Centro Eliodoro si trova a Genova, in Corso Torino 7/5 scala sinistra.</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">Per tenervi informati sulle nostre attività consultate il sito</span></div>
<span style="color: black;">
</span><div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.centroeliodoro.it/"><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">www.centroeliodoro.it</span></a><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"> oppure chiedete l'amicizia su facebook al profilo </span><a href="https://www.facebook.com/centro.eliodoro" target="_blank"><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">centro Eliodoro</span></a><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;">.</span></div>
<span style="color: black;">
</span></span><span style="color: black;"> </span></span><br />Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-66809626709449661102014-02-11T14:25:00.002+01:002018-01-02T16:56:48.811+01:00Pillole di consapevolezza: i colori e le emozioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHbUxXgbb2VZ0l1Od00tA3Q7qV2Ayg3ffuVZTA6LFYaDkm9GIItkztzGncuUOND7Jm_e7XGMFnv1-jfYansgIEQZ-t5cbmATusaig6cqzQQnydSZVlajDvSZVpKxXck8ATv76YIpK-/s1600/untitled.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHbUxXgbb2VZ0l1Od00tA3Q7qV2Ayg3ffuVZTA6LFYaDkm9GIItkztzGncuUOND7Jm_e7XGMFnv1-jfYansgIEQZ-t5cbmATusaig6cqzQQnydSZVlajDvSZVpKxXck8ATv76YIpK-/s1600/untitled.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">“Pillole di
consapevolezza” è il nome che abbiamo dato ad uno spazio di circa 20 minuti in cui i partecipanti hanno potuto sperimentare e
sperimentarsi sulla consapevolezza di sé.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con "abbiamo" intendo dire la Dott.ssa Ivana Sorrentino, psicologa psicoterapeuta, ed io. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quando: sabato scorso, durante l'inaugurazione del "Centro Eliodoro", spazio di psicologia, benessere e cultura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ingredienti del
piatto di portata, i colori, le emozioni, i sorrisi e la voglia di
condividere dei presenti, tutto condito con il suono di un
tamburo del mare (vedi foto).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I partecipanti, hanno
fatto esperienza, mediante una breve visualizzazione guidata, di come
i colori possono essere associati alle nostre emozioni, entrando in
contatto con essi e sentendone, attivando i vari sensi, la
consistenza, l’odore.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fin
dall'infanzia iniziamo ad associare ai colori sensazioni ed emozioni.
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Queste associazioni rimangono costanti in noi fino all'età adulta e
influenzano il nostro modo di percepire i colori. </span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La percezione del
colore è influenzata anche dalla nostra storia, la cultura di
appartenenza, nostre tradizioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br /></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Diversi
studi inoltre hanno rilevato come ai colori è possibile
attribuire anche un valore oggettivo indipendentemente dal contesto
culturale e dalla formazione personale dell'individuo; ad esempio,
la percezione e la ricettività cromatica hanno un fondamento
oggettivo, anche se ogni individuo vede sente e giudica i colori in
modo del tutto personale. Questo è possibile poiché alcune
associazioni e reazioni psicologiche ai colori sono universali.
</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Conoscere
il significato dei colori consente, oramai in diversi ambiti, alle
persone di avere un bagaglio di informazioni su se stessi e gli
altri, attivando e talvolta modificando e accentuando i livelli di
comunicazione e di interazione tra gli individui.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Durante
l’esercizio, si è fatto sperimentare al gruppo, la presenza nel
corpo di ciascun colore, attivando sia i significati oggettivi, che
quelle soggettivi (emotivi e sensoriali) delle singole persone.</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I
partecipanti sono stati guidati ed invitati a fare proprie le
caratteristiche dei colori, aggiungendo poi le personali sensazioni.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
Ad
esempio con il rosso, spesso si scatena nel nostro corpo una
reazione chimica: l'ipofisi si attiva e viene stimolata la produzione
di adrenalina. Ciò fa si che il nostro respiro sia più veloce, che
la pressione del sangue aumenti così come le pulsazioni e il battito
cardiaco. Chiaramente queste reazioni alla visione del rosso sono
psicologiche e sono fuori dal nostro controllo cosciente. Per questo
il rosso è strettamente correlato nella mente umana
all'<span style="font-weight: normal;">eccitamento</span> e
all'<span style="font-weight: normal;">energia</span>.</span><br />
<span style="color: black;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
Il rosso scatena ogni tipo di appetito, che sia cibo o un'auto
sportiva <span style="font-weight: normal;">questo
colore ha la caratteristica di accendere l'interesse di chi guarda</span>.
Il rosso-arancio è avvertito come un colore <span style="font-weight: normal;">appassionato,
dinamico, provocante ed eccitante.</span></span></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per questo motivo è anche associato all'<span style="font-weight: normal;">amore</span> e
alla <span style="font-weight: normal;">passione</span>.
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al contrario il rosso puro simboleggia l'amore spirituale. Il rosso
richiama anche il fuoco e quindi il <span style="font-weight: normal;">pericolo</span>,
l'<span style="font-weight: normal;">attenzione</span>.
</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Con
l'arancio che è un colore considerato <span style="font-weight: normal;">vitale
e gioioso</span>,
grazie alla sua vivida intensità induce gioia<span style="font-weight: normal;">
allegria e infantilità</span> tanto
che i bambini hanno una predilezione per questo colore. L'arancio ha
in sé, sia il buon umore del giallo, sia la drammaticità del rosso.
Come il rosso e il giallo, anche l'arancio esercita un effetto sul
sistema nervoso stimolando l'appetito. In generale <span style="font-weight: normal;">l'arancio
è un colore festoso e solare che evoca vitalità, energia,
l'esotico</span>.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il
giallo è il colore più <span style="font-weight: normal;">luminoso</span> <span style="font-weight: normal;">e</span> <span style="font-weight: normal;">caldo</span> ed
è principalmente associato al calore e allo splendore del sole.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Nelle
sue varianti più chiare il giallo è considerato un colore <span style="font-weight: normal;">allegro,
morbido e delicato</span>.
</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I toni più luminosi oltre ad essere vivaci sono anche più energici
e catturano maggiormente l'attenzione di chi guarda rispetto alle
tonalità più chiare.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il
blu viene considerato <span style="font-weight: normal;">affidabile,
attendibile e impegnato</span>: <span style="font-weight: normal;">ispira
sicurezza.</span>
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il blu è un <span style="font-weight: normal;">colore
rilassante</span>:
in un ambiente tinteggiato di questo colore non è difficile provare
una sensazione di calma e di tranquillità. Il blu è associato
all'acqua e al freddo e quindi considerato un colore rinfrescante e
che induce tranquillità. Quando vediamo il blu, il nostro cervello
invia dei segnali chimici volti a tranquillizzarci.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il
verde, ottenuto dalla mescolanza di giallo e blu, varia il proprio
carattere espressivo in base alla maggior o minor presenza dei due
colori che lo compongono. <span style="font-weight: normal;">Fecondità,
calma e speranza sono i valori espressivi del verde</span>.
Se viene mischiato al giallo, il verde assume caratteristiche
primaverili e allegre, se scurito, assume toni cupi e inerti.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
<span style="font-weight: normal;">Esso è un colore che è associato principalmente alla natura, alla
vita, alla fertilità e alla gioventù</span> e
si trova spesso impiegato per prodotti naturali e biologici. Il verde
è considerato un colore rilassante e rinfrescante. Le tonalità più
luminose sono associate all'erba, il verde smeraldo è sinonimo di
eleganza, mentre le tonalità più scure sono associate alla
freschezza, al profumo e al silenzio delle foreste.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il
marrone viene generalmente <span style="font-weight: normal;">associato
alla terra e alle proprie radici</span> e
per questo trasmette <span style="font-weight: normal;">stabilità
e protezione</span> ed
è associato a sensazioni positive. Le varie tonalità del marrone,
dal terracotta al color mattone, sono avvertite come protettive e
sicure dato che sono inevitabilmente correlate alla terra. </span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E’
anche il colore di chi vuole stare bene.
</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Si
è passati poi al nero, un colore associato al <span style="font-weight: normal;">potere,
all'eleganza, al mistero e alla notte, ma anche al lutto, alla morte,
alla tristezza e alla rabbia</span>,
assorbe tutti i colori.</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L’esperienza
si conclude con la visualizzazione del bianco, colore associato
alla <span style="font-weight: normal;">purezza,
alla semplicità e all'innocenza</span>.
</span></div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">
</span>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Al
termine del lavoro, i partecipanti hanno potuto confrontare tra loro le rispettive esperienze, che come sempre accade in questi lavori, sono state estremamente diverse le une dalle altre, incredibilmente creative ed interessanti.</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
</div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Dott.ssa Ivana Sorrentino lavora sul tema della consapevolezza, con la mia collaborazione, proponendo un gruppo dal nome "Sentieri di consapevolezza", un ciclo di 4 incontri a cadenza quindicinale, che portano i partecipanti a sperimentarsi e far luce su se stessi.</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Gli incontri si svolgono presso il Centro Eliodoro in Corso Torino 7/5 scala sinistra, a Genova.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Non c'è una specifica data di inizio. E' un gruppo aperto, ci si può inserire in qualsiasi momento. Attivo tutto l'anno.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per informazioni: 3333478439</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
Foto: <a href="http://www.scavino.it/" target="_blank">www.scavino.it</a> </div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-31632787331984628772014-02-09T20:53:00.004+01:002014-02-28T21:42:18.309+01:00La scelta del partner. Alla ricerca del sè perduto?<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNOAi-KX5kLner7PlZoqVp0OT9VvQepTWoCdwOiDBW4qM_RDQ_d-vJpxM20E8kgjgelkHunk8XX_rvVXncrs9MAMfCVKtjGj_TaAoWHXVwRhWMVof8JnNWtLC_31EK4XKh89hpyQCN/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNOAi-KX5kLner7PlZoqVp0OT9VvQepTWoCdwOiDBW4qM_RDQ_d-vJpxM20E8kgjgelkHunk8XX_rvVXncrs9MAMfCVKtjGj_TaAoWHXVwRhWMVof8JnNWtLC_31EK4XKh89hpyQCN/s1600/images.jpg" height="214" width="320" /></a></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">Sabato, tre mie colleghe ed io, abbiamo inaugurato a Genova, il Centro Eliodoro, uno spazio dedicato alla psicologia, il benessere, la cultura. </span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">In occasione di questo evento, Monica Maini, psicologa, psicoterapeuta esperta di rapporti di coppia, ha proposto un tema che ha catturato l'attenzione dei presenti, offrendo alcuni spunti di riflessione sulle modalità della scelta del partner, ma anche una possibilità di conoscere meglio se stessi attraverso una
riflessione sulla coppia e sulle relazioni che tendiamo ad imbastire.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">Le
domande su cui la dott.ssa ha posto l'attenzione sono queste: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;"><u>“Perché
ho scelto proprio questa persona come partner?”.</u></span><br />
<u></u> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><u>
</u></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;"><u>“Perché
mi capita facilmente di rimanere attratto da uomini o donne che hanno
caratteristiche simili?”.</u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><u>
</u></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">E
ancora, <u>“Perché questo accade anche quando l’unione non mi rende
felice, ma mi fa soffrire?”.</u></span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: justify; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">Le
risposte a tali questioni, dice Monica Maini, sono essenzialmente due:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">
</span><a name='more'></a><br />
<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">" 1 Mi
attrae facilmente chi possiede dei tratti di personalità
apparentemente opposti ai miei, ma che (attenzione!) in realtà mi
appartengono, solo che non riesco a manifestarli. Per farvi capire
meglio, la nostra personalità è sfaccettata, è costituita da
aspetti maggioritari (che corrispondono agli aggettivi che
utilizziamo noi stessi per descriverci e che gli altri usano per
rappresentarci) e da altri minoritari (di cui siamo per nulla o poco
consapevoli). Faccio un esempio: capita tantissime volte che una
persona accomodante scelga un compagno/a che esprime quei lati
aggressivi che lei non riesce a tirar fuori. Quindi, è facile che
scelga una persona a me complementare attraverso la quale posso
manifestare questo mio lato caratteriale che nel tempo ho represso,
ho riposto nell’inconscio: scegliendo un partner che rispecchi i
lati minoritari del mio carattere mantengo un legame con gli aspetti
“perduti” del sè. Il partner rappresenterebbe, dunque, uno
specchio degli aspetti della mia personalità repressi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">2 Ognuno
di noi cerca di riproporre nel rapporto con l’altro lo schema
relazionale su cui si fondava il rapporto con i suoi genitori.
Si potrebbe dire, come afferma Dicks nel libro "Tensioni coniugali (2009)", che all’interno di un’unione
tendo a perpetuare una vecchia battaglia, ma con un nuovo nemico,
nel senso che l’altro rievoca in noi una figura significativa del
passato."</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">La collega parla poi di idealizzazione, affermando che in fase di innamoramento non siamo lucidi e tendiamo a
idealizzare l’altro, attribuendogli delle caratteristiche x noi
ideali che però nel tempo si frantumano…perché frutto della
nostra fantasia….mentre noi ci relazioniamo con persone in carne ed
ossa, uniche nel loro essere e con una propria individualità.</span><br />
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">Da qui, la domanda successiva è: </span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<br /><u>“Che succede quando l’idealizzazione termina?”.</u></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Due sono le ipotesi proposte durante l'intervento: </span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">“<i>Molte
tensioni e incomprensioni tra coniugi sembrano nascere dalla
disillusione provata e vissuta con rancore da uno o ambedue i
coniugi, quando l’altro non assolve al ruolo di sposo secondo un
modello o figura preconcetti del loro mondo fantasmatico</i>” Dicks.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">Ancora
Dicks prosegue, dando luogo ad altre due ipotesi:</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">1 “<i>Le
tensioni tra i coniugi possono nascere dalla delusione nel constatare
che alla fine il coniuge espleta il ruolo coniugale alla maniera
della figura genitoriale frustrante, somiglianza che durante il
corteggiamento era stata negata”.</i></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">2 “<i>Un
soggetto può perseguitare nel proprio sposo tendenze che avevano in
origine suscitato attrazione, essendo stato il coniuge percepito
inconsciamente come simbolo di aspetti «perduti» perché repressi
della propria personalità”.</i><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
<span style="font-family: inherit;">E
Dicks, proprio in questo libro, fa tantissimi esempi clinici in cui
risulta chiaro che quello che più odiamo nel partner è ciò che più
reprimiamo dentro di noi e quanto più inconsciamente reprimiamo
queste parti di noi, tanto più detestiamo l’altro che le mostra.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
Interessante. Non trovate?</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
Per informazioni, curiosità, consulenze e varie, potete contattare la Dott.ssa Monica Maini a questo indirizzo: <a href="mailto:maini@ordinepsicologiliguria.it">maini@ordinepsicologiliguria.it</a> </div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
La Dott.ssa riceve su appuntamento presso il Centro Eliodoro in Corso Torino 7/5 scala sinistra, Genova.</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 8;">
Foto: <a href="http://vitadadonna.com/193/affinita-di-coppia-amore-e-vita-felice.html" target="_blank"><span style="color: black;">http://vitadadonna.com</span></a></div>
</div>
Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7852595009393379452.post-9410368141111454372013-07-03T23:04:00.001+02:002014-02-23T12:32:31.319+01:00Consigli per un colloquio di lavoro infallibile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3j1VfCmEOk3TtSsMv91Jg4GO4zDO6Km3Tu1hA0DbBKgwBfW_JtodHIHnUbQFS_1i1jkCr7LJtjbjo91wLbei9iQs_Cmei4grwU2bGWvCcjal9v8ReIALffTkyW4y6TL2r3Djj8oR/s505/errori-colloquio-di-lavoro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3j1VfCmEOk3TtSsMv91Jg4GO4zDO6Km3Tu1hA0DbBKgwBfW_JtodHIHnUbQFS_1i1jkCr7LJtjbjo91wLbei9iQs_Cmei4grwU2bGWvCcjal9v8ReIALffTkyW4y6TL2r3Djj8oR/s400/errori-colloquio-di-lavoro.jpg" height="223" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Pur non essendo una psicologa del lavoro mi sono imbattuta più volte in questo argomento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso della vita ho sostenuto decine di colloqui, e varie volte i miei pazienti hanno chiesto un punto di vista su come sostenere un valido colloquio di lavoro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al momento viviamo un periodo di crisi, e le possibilità per un disoccupato di effettuare un colloquio di lavoro sono molto limitate. Perciò credo che questo post, proprio ora sia ancora più importante: c'è talmente poco lavoro che se una persona si candida per un incarico, pone moltissime speranze su quella rara opportunità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Allora, a cosa sarebbe utile prestare attenzione?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><div align="JUSTIFY">
Innanzitutto bisogna arrivare al colloquio
pronti, informati e con le idee chiare sia su ciò che si sa, sulle
proprie risorse da mettere in gioco, sia sui profili e
competenze che l’impresa cerca. </div>
<div align="JUSTIFY">
Fondamentale è anche capire che cosa davvero si
vuole dalla propria vita professionale: il potere a tutti i costi, il
guadagno oppure la stabilità, la comodità o il contatto con la
gente? Chiarire quelle che sono le proprie motivazioni aiuta,
infatti, a fissare con precisione gli obiettivi e a meglio
indirizzare la ricerca di un lavoro che soddisfi davvero.</div>
<div align="JUSTIFY">
E’ bene quindi tracciare un identikit personale
quanto più preciso possibile, che sarà poi la base per le due
pagine del curriculum. E nel curriculum non serve raccontare tutto,
bisogna inserire solo le informazioni più importanti, gli studi, le
competenze e, soprattutto, le esperienze di lavoro, con gli incarichi
ricoperti, i risultati raggiunti. </div>
<div align="JUSTIFY">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
Il secondo passaggio è invece documentarsi
sull’azienda<span style="background-color: white;"></span> che si va a incontrare: che cosa fa, quali sono la sua
storia, la sua “mission” e il suo mercato di riferimento, di
quale profilo abbia bisogno, ma anche dove opera e quali sedi abbia,
in modo da farsi una panoramica a 360 gradi, che tornerà utile
durante il colloquio. In questa fase di raccolta di
informazioni, il suggerimento è visitare il sito aziendale, cercare
notizie in rete e, se possibile, fare anche una chiacchierata con chi
in quella azienda già ci lavora o la conosce.</div>
<div align="JUSTIFY">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: currentColor; padding: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Il colloquio comincia dal
primo contatto per l'appuntamento (telefonata o mail). Se vi trovate
in una situazione poco opportuna per parlare, diteo francamente e
proponete un altro momento. Evitate di rispondere a monosillabi o di
gridare per superare il rumore del traffico. Se l’appuntamento è
concordato via e-mail, allo stesso modo siate puntuali nelle risposte
e curate la comunicazione (apertura, saluti, ecc).</span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Abbigliamento: rivela molto di noi, caratteristiche
della personalità come aggressività, delicatezza, creatività,
ordine, capacità organizzative....Quale sia l’abbigliamento giusto
dipende dal contesto, dall’azienda e dalla posizione per la quale
ti proponi. In certi ambienti il vestito coordinato con cravatta è
d’obbligo per i ragazzi, così come il completo per le ragazze. In
quelli più creativi, un certo stile eccentrico è sempre apprezzato.
Cercate di capire quale sia il livello di formalità dell’azienda
alla quale vi proponete, e nel dubbio state un gradino sopra. Non
trascurate capelli, trucco, accessori e profumo. Colori indicati per
trasmettere calma e serenità sono il blu ed il verde.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Cercate di arrivare
puntuale. Se per sfortuna il treno ritarda o se vi si rompe l'auto
evitate di spegare per filo e per segno ciò che vi è accaduto. Le
scuse basteranno. </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Se arivate in anticipo
fate un giro nei paraggi e presentatevi all'ora stabilita.
</div>
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
Se attendete in sala d'attesa prestate attenzione a
come siete seduti, cosa guardate, che libro o rivista state leggendo,
quante volte guardate l'orologio... sono tutti elementi che parlano
già di voi.</div>
<br />
Entrate e salutate con cordialità, stringere la mano in modo
deciso e sicuro.<br />
<br />
Se la sedia è distante dalla scrivania del selezionatore, non la
avvicinate: è un trucco per leggere il linguaggio del vostro corpo.
Rimanete dove hanno collocato la sedia ed assumete una posizione
rilassata.<br />
<div align="JUSTIFY">
La posizione sulla sedia dovrà essere rilassata ma
non sbracata. Da evitare le gambe incrociate sotto la sedia o le
gambe unite vicine con le mani sul grembo perchè denotano scarso
interesse o timore reverenziale verso chi si ha davanti. La posizione
con gambe incrociate e schiena dritta è la migliore.
</div>
<div align="JUSTIFY">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
Durante il colloquio mantenete lo sguardo
fisso negli occhi, la voce rilassata e cercate di evitare quei
gesti rivelatori di nervosismo come giocherellare con i capelli,
mordersi le unghie o agitarsi sulla sedia. </div>
Evitate i finti sorrisi: il sorriso è l'espressione non verbale
più facile da riconoscere, e allo stesso modo è facile riconoscere
un "falso sorriso".<br />
<br />
Attenti a non fare troppe critiche, non fareste una buona impressione srotolando critiche acide su colleghi, datori di lavoro, clienti...<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Preparatevi le risposte alle domande classiche, per
esempio: “<i>Perché vorrebbe lavorare qui?</i>“, oppure
“<i>Quale è l’attività che ha gestito con meno successo e
perché?</i>“.</div>
<div align="JUSTIFY">
Se studierete bene il sito web dell'azienda potrete
trovare dei dettagli che vi aiuteranno ad entrare in sintonia con il
selezionatore. Usare lo stesso linguaggio, fare riferimento a un
evento alla quale l’azienda ha partecipato da poco e così via.
Insomma, essere già vicini fa percepire una buona intesa futura.</div>
<div align="JUSTIFY">
Attenti a non contraddirvi, sia all'interno dello
stesso colloquio che con gli incontri futiri. </div>
<div align="JUSTIFY">
Ricordatevi sempre di essere coerenti con quanto
avete scritto nel CV e di mantenere la stessa versione dei fatti nei
diversi incontri. </div>
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
Evitate i giri di parole: ed evitate anche tutte le
frasi per riempire spazio, piccole affermazioni del tipo...a me piace
questo e quest'altro. Anzi la parola mi piace è risultata essere una
delle più pericolose. Chi dice tante volte "a me piace questo e
quest'altro" non viene percepito come una persona valida e
professionale.
</div>
<div align="JUSTIFY">
Ricordatevi di parlare piano, non a raffica. Con
tono deciso senza urlare o bisbigliare. Evitate gli "Heeemm..", i "cioè", gli "allora".</div>
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
Parlate di soldi, ma non nei primi dieci minuti. Se
avete delle aspettative, fatele presenti e andate a fondo su tutti i
punti che volete chiarire (contratto, benefit, piani di crescita,
ecc). Ma non fatene l’argomento principale dell’incontro o la
prima domanda appena vi viene passata la palla.</div>
<div align="JUSTIFY">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY">
In generale, durante il colloquio:</div>
<div align="JUSTIFY">
Non siate evasivi a nessuna domanda e rispondete
sempre.</div>
<div align="JUSTIFY">
Non agitatevi e non accettate provocazioni. Esiste
un tipo di colloquio, il cosiddetto "colloquio stress" che
ha l'obiettivo di creare disagio nel candidato e verificare quanto
questo riesce a reggere lo stress. In questa occasione dovrete
mantenere sempre la calma, dimostrando costante padronanza di voi
stessi.</div>
<div align="JUSTIFY">
Non mentire mai; una piccola bugia potrebbe farvi
contraddire successivamente e questo non sfuggirebbe al
selezionatore.</div>
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">Ecco
le domande classiche:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"> </span> </span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: inherit;"><b>"Mi
parli di lei…":</b> bisogna rispondere brevemente,
distinguendo la vita familiare, la formazione, le precedenti
esperienze lavorative e tutto ciò che si è fatto negli ultimi anni.
Evitare tutto ciò che non riguarda il caso personale. Non divagare. </span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quali
sono i suoi punti di forza?":</b> darne due o tre, quelli che
sono più utili alla funzione che è stata proposta. Per essere
credibili, bisogna però provare quello che si afferma. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Qual
è la situazione della sua famiglia?":</b> e' una domanda
destabilizzante a cui di deve rispondere in maniera molto calma, come
se si trattasse di una provocazione. Rispondere sinceramente, senza
esagerare volutamente. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quali
hobby pratica?":</b> citare quelli che denotano dinamismo.
Evitare di enumerarne troppi perché altrimenti l'interlocutore
potrebbe pensare che per il candidato lo svago conti molto più del
lavoro.<b>"Che cosa legge?":</b> a meno di non leggere
nulla, indicare alcuni periodici e riviste vicini al settore
economico dell'azienda. Dare poi una lista di libri di generi
differenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Perché
vuole lavorare con noi?":</b> presentare le proprie motivazioni
in rapporto al contenuto professionale del posto di lavoro. Poi
bisogna manifestare la propria stima nei confronti dell'azienda, dei
suoi obiettivi e dei suoi metodi di lavoro. Non adulare
esageratamente!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Per
quale tipo di lavoro si sente pronto?":</b> bisogna rispondere
in funzione del posto per cui si è in corsa, rimanendo se stessi e
non indossando i panni di una persona estranea, adattandosi invece
alle aspettative dell'interlocutore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Che
cosa le interessa di più nella posizione che le offriamo?":</b>
indicare tre o quattro aspetti positivi che hanno motivato il
colloquio, cercando però di riconoscere anche i lati negativi. Per
esempio, se si è in lizza per un posto di barman, dire che e' un
lavoro dinamico, grazie al quale si conoscono molte persone, anche se
gli orari di lavoro sono pesanti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quale
sarà la sua strategia per sviluppare il suo ruolo nell'azienda?":</b>
e' opportuno mostrare un atteggiamento a metà strada tra l'ambizioso
e il paziente. Il messaggio di fondo è: Il mio primo obiettivo è
quello di riuscire nella missione che mi viene affidata, contribuendo
allo sviluppo dell'azienda e al raggiungimento di un'efficienza
sempre maggiore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Perché
in questa occasione e' stato licenziato?" (o: "Perché ci
ha messo così tanto per laurearsi?"):</b> il selezionatore non
fa passare inosservati i buchi nel curriculum. Occorre spiegarne le
circostanze con calma e serenità, pronti ad assumersi le proprie
responsabilità senza ricorrere alle circostanze e alla fortuna.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Perché
si sente la persona giusta per questa posizione?":</b> indicare
tutte le caratteristiche personali in qualche modo collegate (o
collegabili) a questo ruolo. Per esempio, se l'incarico riguarda
l'ufficio commerciale, è il caso di sottolineare l'esperienza nel
settore e la facilità nell'intrattenere relazioni con gli altri.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quali
sono le sue aspettative economiche?": </b>è necessario
dimostrarsi rispettosi dello standard retributivo vigente in azienda
e, di conseguenza, si preferisce ottenere più informazioni su questo
aspetto prima di fare una proposta. Avanzare, in ogni caso, con
prudenza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quali
sono le sue motivazioni al cambiamento?":</b> l'ideale è
rispondere che si cercano maggiori responsabilità ed autonomia,
oltre ad obiettivi meglio definiti da raggiungere. Piuttosto che
parlare male della società per la quale si ha lavorato o si lavora,
affermare invece che si cerca di più. Che è la voglia di crescere
professionalmente la principale spinta al cambiamento.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Ha
contattato altre aziende?":</b> svincolare. La risposta ideale
e': "Ci sono sicuramente altre strade interessanti da
percorrere, ma in questo momento quello che mi interessa di più è
il ruolo di cui stiamo parlando in questo momento".</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Che
cosa pensa della sua ultima posizione?":</b> può essere un
tranello. Anche se ci si è lasciati male con l'ex capo, non è il
caso di fare pettegolezzi o esprimere rabbia e risentimento. Si deve
cercare di fare un bilancio il più positivo possibile
dell'esperienza passata, sia professionalmente che umanamente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Qual
è stato il suo apporto professionale nell'ambito della sua ultima
posizione ricoperta?":</b> con questa domanda si vuole entrare
nel merito. Nella risposta è utile usare un linguaggio tecnico,
illustrando il contenuto della propria mansione e il contributo
offerto. Bisogna fornire delle cifre, dei resoconti chiari di tutti i
risultati positivi raggiunti nel corso della propria gestione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Ha
effettuato viaggi all'estero?":</b> nel caso di risposta
affermativa, non aggiungere espressioni banali, come l'occasione per
conoscere culture diverse. In effetti, il 90% delle risposte si
concentra in questi dettagli banali. Meglio allora trovare una
risposta più personale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Sarebbe
in grado di dirigere un'équipe?":</b> potrebbe essere una
domanda trabocchetto. L'ideale è citare le esperienze di lavoro in
team che si sono rivelate positive e la propria attitudine a lavorare
con gli altri. Il tutto senza lasciasi prendere la mano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Se
dovesse reclutare dei collaboratori, quali criteri userebbe?":</b>
si può rispondere che, dopo aver verificato le loro competenze
tecniche, si selezionerebbero le persone attive, adattabili e con
capacità di iniziativa, senso di responsabilità e spirito di
squadra.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Qual
è la sua società dei sogni?":</b> un pizzico di ipocrisia non
guasta. Affermare, mostrando convinzione, che la società che offre
il posto per cui si è in lizza, ha dei notevoli punti di forza. Si
possono citare, ad esempio, la validità dei prodotti, la qualità
dei servizi offerti, le scelte strategiche e le politiche gestionali.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Lei
continuerà a formarsi professionalmente?":</b> certo che si',
chi non segue dei corsi specifici può sempre tenersi informato,
leggendo la stampa del settore e tenendosi sempre pronto a
partecipare a dei seminari o agli incontri di aggiornamento.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quali
sono state le sue esperienze negative?":</b> inutile negare il
fatto che ci siano state delle esperienze negative. Meglio invece
raccontarli con distacco, dimostrando di averli superati e di averne
tratto un utile insegnamento. Fa una buona impressione chi dimostra
di essere ripartito con il piede giusto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Che
cosa ne pensa oggi della sua evoluzione professionale?":</b> il
selezionatore cerca di valutare la qualità di chi ha di fronte.
Bisogna essere positivi ed evitare di far credere che si ha dato il
meglio di sé in passato. Bisogna aggiungere che ogni giorno che
passa dà l'occasione per migliorare il proprio approccio e le
proprie prestazioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Che
interesse avrebbe la nostra azienda ad assumerla?":</b> far
corrispondere le proprie competenze alla figura professionale che si
dovrebbe ricoprire in azienda.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Quante
ore alla settimana crede che potrà stare in ufficio?":</b>
essere prudenti, non dicendo sessanta ore che rischiano di diventare
effettive se il colloquio va a buon fine. Va bene una media tra 45 e
55 ore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Ritornerebbe
dal suo precedente datore di lavoro?":</b> precisare che
l'esperienza è stata interessante e formativa, ma che nella vita si
guarda sempre avanti e tornare sui propri passi sarebbe un errore. In
ogni caso, l'obiettivo principale è quello di crescere e di
evolversi, umanamente e professionalmente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"E'
pronto al trasferimento?": </b>e' una domanda che serve spesso
al selezionatore per comprendere il grado di motivazione. Si può
rispondere che la motivazione c'è, compatibilmente con l'interesse
della posizione offerta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Non
pensa di avere troppo poca esperienza?":</b> non negare
l'evidenza, se si è giovani o al primo impiego. Sottolineare,
invece, come il proprio entusiasmo e la propria voglia di fare
possano compensare la scarsa esperienza. Dichiararsi disponibili d
imparare anche dai propri colleghi: imparare da tutto ciò che può
renderci operativi nel più breve tempo possibile.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Preferisce
lavorare da solo o in gruppo?":</b> rispondere che l'isolamento
serve per riflettere, risolvere un problema, fare certe scelte; ma
che lavorare in gruppo è necessario per analizzare i risultati,
valutare i progetti e ottenere dei miglioramenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;">
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"</b><b>Vuole
aggiungere qualcosa?":</b>
evitare di dire di no, ma aggiungere delle informazioni circa il
proprio profilo professionale, le aspettative e le esperienze, oltre
che per chiedere altre notizie sul nuovo posto di lavoro e sul
settore di cui si occupa. Solo così si chiude in bellezza.<br />Ma
prepararsi anche a domande più personali come:<b> </b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Come
pensa la giudichino gli altri?"</b></span></span></div>
<div align="LEFT">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><b>"Se
dovesse cambiare qualcosa in lei, cosa cambierebbe?"</b><br /><b>"Cosa
ha fatto di concreto per trovare lavoro?"</b><br /><b>"Quali
aggettivi userebbe per descrivere se stessa?"</b><br /><b>"In
quali aspetti della sua vita e' maggiormente soddisfatta?</b></span></span></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-size: large;"></span><br /></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;"><span style="font-size: large;"> Buon colloquio!</span> </span></span><br />
<div align="LEFT" style="border: currentColor; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Fonte: <a href="http://www.psicologianeurolinguistica.net/2012/07/psicologia-del-lavoro-10-consigli.html" target="_blank">www.psicologianeurolinguistica.net</a> , <a href="http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/al-colloquio-di-lavoro-attenti-efficaci-e-sinceri/3830079" target="_blank">miojob.repubblica.it</a> , <a href="http://www.careernews.it/220-superare-il-colloquio-con-lo-psicologo/" target="_blank">www.careernews.it</a>
</div>
<div align="LEFT" style="border: currentColor; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #003399;"><span style="text-decoration: none;"><span style="background: rgb(255, 255, 255);"><br /></span></span></span></div>
Foto: <a href="http://www.modellocurriculum.com/wp-content/uploads/2011/07/errori-colloquio-di-lavoro.jpg" target="_blank">www.modellocurriculum.com</a>Marilena Vettorellohttp://www.blogger.com/profile/17313926001281111623noreply@blogger.com1